Twin Peaks

Creare un futuro vivendo un presente ancorato al passato.


Ciao a tutti.Oggi mi sono fermato a riflettere su una questione che è uscita ieri mentre cenavo con degli amici.Si parlava di scelte che noi figli facciamo e di quanto queste scelte possono essere o meno in linea con le aspettative che i nostri genitori hanno sempre avuto su di noi.La frase di tutto il discorso che più mi ha colpito è stata “Bene, allora tu pensi che i figli debbano solo prendere dai genitori e mai restituire ciò che hanno avuto!”.A proferire questa affermazione è stato un mio amico che finora ha assolto tutti i compiti del perfetto figliolo. Si è laureato senza sforzo con il massimo dei voti e a 30 anni è già un noto medico affermato nel suo campo. Così perfettamente genio che si è già stufato di fare ciò per cui ha faticato negli ultimi 12 anni della sua vita e sta pensando di iscriversi di nuovo all’università per prendere una seconda laurea e cambiare mestiere.Prescindendo che come termine di paragone non possiamo certo prendere questo mio amico, mi sento di sottolineare che trovo assurdo che a 30 anni, ma comunque a qualunque età, si debba sentire così fortemente il peso dei propri genitori, delle proprie radici. Trovo tutto questo tipico di una vita dedicata all’etica del sacrificio, del “devo accontentare tutti perché così sta bene fare”.Personalmente non mi ritrovo in questo copione di vita.Sono gay e anche se non ne faccio un argomento di pubblico dominio, vivo la mia vita, non necessariamente ignorando ciò che i mie genitori vorrebbero e si aspettano da me, ma consapevole del fatto che qualunque siano le loro aspirazioni su di me, le loro aspettative, io ho la mia vita, ne sono comunque il protagonista e non trovo giusto vincolarsi in tal modo.Chiaramente da me che sono figlio unico si aspettano certo che mi sposi, che metta su famiglia, che viva felice il resto dei miei giorni e che qualche marmocchio un giorno possa chiamarli nonno e nonna, ma non posso certo venire contro la mia natura perché qualcosa che si chiama “rispetto del passato” mi impedisce di fare le mie scelte, di vivere la mia vita, di percorrere il mio presente che sarà base del mio futuro.Pensare che poi questo discorso sia scaturito da un banale episodio di vita quotidiana, del quale si è parlato durante una cena, ma nel quale trovo assurdo prendere posizione perché non ci riguarda... Tutto ciò mi mette molta tristezza.