Spicchi di luna

le fasi della perdita, il decalogo. pt1


Il ricordo del dolore fa male quanto il dolore stesso.Chi l'ha inventata questa frase? Non è vero. Il dolore della perdita attraversa molte fasi, nelle quali modifica se stesso, fino a trasformarsi in pace. O almeno..l'ultimo stadio è quello che tutti sperano di raggiungere.Il primo stadio lo chiamarei "stadio del dolore acuto".Brutta storia la prima fase...  Hai l'impressione di non riuscire a respirare, la gola è dolorante, nel petto hai una voragine e il bisogno di vomitare via quella sensazione di terribile malessere è impellente. L'impressione è quella di non riuscire a contenere tutta la sofferenza che stai provando. E' una impressione certo, perchè sopravviverai senza impazzire, te lo prometto, ma in quel momento, lo so, pare proprio impossibile.Ti senti colmo. Vorresti buttare fuori tutto quel dolore un pò come quando hai l'influenza e  vorresti vomitare perchè sai che dopo ti sentirai meglio, ma non riesci.Non c'è molto da dire, nè molto da fare. E' dolore. punto. Passerà. In questa fase vorresti anche dormire. Siamo sinceri.. diciamo che vorresti addormentarti e non svegliarti fino a che non sarà tutto passato. Peccato che il sonno sia l'ultima cosa che il tuo cervello vuole accettare, insieme al fatto che hai perso la persona che ami. Ma perchè la prima fase finisca, bisogna attraversarla. Devi mettere i piedi nel Giordano e affrontarlo.Così, passano i minuti. Oh... li conti tutti quei minuti, uno per uno. Ricordo distintamente di aver contato i primi 20 minuti e di aver pensato, guardando le lancette, che era passato davvero troppo poco tempo per tutto quel dolore, e che non ce l'avrei fatta a sostenere dei mesi. Come avrei potuto? Quei 20 minuti dovevano contenere il dolore di almeno 2 giorni!Ma anche il tempo, te lo prometto, riprenderà a fluire normalmente.Così passano le ore, i giorni, le settimane e pare davvero che nulla cambi.Ogni giorno ti svegli con lo stesso pensiero, ti addormenti combattendo il sopraggiungere dei ricordi. Neanche di notte hai pace. Fai bellissimi sogni per poi svegliarti in lacrime ricordando immediatamente che al realtà è molto differente. Oppure gli incubi non ti lasciano riposare.Durante il giorno poi, non fai che pensarci e fa talmente tanto male che cerchi in ogni modo e volenterosamente, di non farlo, perchè non potresti sostenere un altro pizzico di dolore dovuto ad un ricordo.Così, come un pazzo, inizi a evitare ogni luogo o situazione che lo ricordi, cioè praticamente tutto. Questo significa che non dovresti uscire di casa, ma.. anche casa tua te lo ricorda. tantissimo. Così ti dai una aggiustata (perchè le condizioni in cui ti sei ridotto non sono attimali, di certo) e scegli di uscire. Ma le lacrime sono costantemente sugli occhi, quindi ti ritrovi a cercare di trattenere il pianto praticamente sempre (esito.. mal di testa terrificante, occhi rossi e gonfi, labbra che tremano), ma il più delle volte le lacrime debordano davanti a sconosciuti. Scendi dai mezzi e te la fai a piedi così puoi piangere in santa pace.Se non finisci all'ospedale per qualche problema di somatizzazione, te la dovrai vedere icon te stesso e il tuo dolore in quelle quattro mura che hanno visto molti bei momenti. Ti direi di focalizzarti sui momenti brutti e in questa fase spero vivamente tu abbia qualche àncora o boa di salvataggio a cui aggrapparti e con la quale parlare. E' il momento degli amici e della famiglia. Aggrappati a loro, parlaci, sfogati, piangi, butta fuori tutto, e non avere paura che non possano sopportare il tuo dolore. Arriverà il giorno che tu sopporterai il loro.Ma in tutto questo non dimenticare che hai un amico, il più importante, sempre con te. Non dimenticarti di Dio. Quando non riesci a dormire chiudi gli occhi, parlaci come ad un amico. Quando il dolore sembra troppo forte, pensa che non sei mai, mai solo e che ci sarà sempre qualcuno che ti amerà più di chiunque altro. Dio ti ama.La prima fase finirà, spero più prima che poi. Riprenderai a rispirare te lo prometto.. La vita va avanti. Non lasciarti annegare nel dolore.. affrontalo. fine prima fase