Spicchi di luna

hug.


Viene tutto giù.il livello dove poggian le macerie?S'è perso anche luinel vuoto di questi mesi, durante le lunghe notti e sotto la pesantezza dei giorni.S'è perso, s'è perso il punto dove spingere per risalire. Ogni giorno un gradino di questa scala che pare non giungere a nulla.Sempre più giù, più in fondo, verso un ripostiglio buio che dovrebbe proteggere.ma che sputa fuori orrori. Il freddo è penetrato nelle ossa. Non lo si sente quasi più.Cos'è il caldo sulla pelle? io non lo ricordo.Ti sei voltato anche tu, che pensavo continuassi almeno a sincerarti se fossi viva o morta.E poi tu, mio riferimento, mio tutto, stai crollando.Sei venuto giù a braccia tese cercando di afferrare le mie.Ma io non ho più braccia, non ho più spalle.A chi andrò ora? A chi chiederò un abbraccio? Chi me lo darà senza che io lo debba chiedere?Dio, qualcuno mi abbracci ora.Si apra quella porta,si spalanchino queste finestre.Fammi volare via, fammi tornare a quando le mani erano piene di fili d'erba e il sole splendeva, quando la notte riluceva di stelle e io pensavo di essere sola nel buio.Fammi tornare lì, per abbracciare ancora, per fermare quella macchina della morte.per godere davvero quegli attimi.Fammi tornare indietro,e poi abbracciami.