unacarezzadalcuore

GUARDO IL MONDO DALL'ALTO


Vorrei che le stelle camminassero sull'acqua. Perché solo così io sarò felice, voglio sognare, e vedere il mio angelo. Guardo il cielo dall'alto di un precipizio, seduta su uno spuntone di roccia a picco sul mare e mi ci sento così vicina che sembra mi entri nelle ossa. Sento le onde di questo mare così puro e limpido, di questo mare che non si trova solo sotto di me, all'esterno, ma pure si nasconde nel mio cuore... nella mia anima. Come è bello il mondo da quassù, vorrei  rimanerci per sempre ma… è un atto irreale? È qualcosa di impossibile? Rimanere qui in alto mi dà la possibilità di vedere le cose da una altro punto di vista, di sentirmi più potente, come un’altra me stessa... è forse una cosa sbagliata? Mi sento come un angelo: troppo leggero per rimanere con i piedi per terra, troppo pesante per arrivare fino a toccare l'universo e così rimango in bilico tra realtà e fantasia, tra bene e male, tra odio e amore. Rimango in bilico, ma so che in quel mio centro, nell’universo che è in me, sì, se ci penso, c'è una cosa che non lascerò mai. È qualcosa di così potente, tale da farmi  superare ogni mio minimo problema, ogni mio minimo dubbio, così forte da far scomparire ogni mia lacrima, caso mai volesse cadere dagli occhi per la commozione d’un istante rubato alle stelle. E’ sempre vicino a me, lo sento dentro. Lo sento mio più di ogni altra cosa; sì, l'amore è l'unica cosa che mi fa trovare pace in quel vuoto che vedo tra cielo e terra. Guardo il mondo dall'alto. In un confine troppo bello per salire più sopra o ritornare giù. La mia mente pare un libro aperto; riesco ad afferrare ogni mio pensiero, così, ogni sfumatura dei miei pensieri è ora visibile; gioie passano soavi donando toni chiari, delusioni rotolano, a volte provocano dei solchi che altre felicità riescono a colmare o, almeno, a nascondere. Qualche colore deciso appare magari se penso a situazioni di cui è imbarazzante parlare. Ma all'improvviso... un rosso intenso piomba su me, il colore del sole nell’azzurro del cielo che si confonde al mare, lì, nell’infinito del mio orizzonte perduto e, adesso, davvero, le stelle è come camminassero sull’acqua: le vedo affiorare e sorridere insieme, mentre brillano come lucine lontane, confuse nel blu delle onde vicine, nel suono fatato di questo mio assurdo ma dolce silenzio !Ann@