unacarezzadalcuore

IL BACIO DELLA LUNA


Come il mare deserto stacca il molo nel cielo puro del tramonto, solo resta sui tetti lucidi delle case un fioco riverbero del giorno. A poco a poco appassisce nell'aria anche il clamore monotono d'un grido nel profumo del vento, e in questa sera che avanza si staglia il campanile d’una chiesa già pronto nel suo silenzio con la sua lunga nera sagoma d'ombra; e, dietro, la stradina luccicante di gocce di madreperla, che porta verso il fiume, reso impetuoso dalle ultime piogge, nel lume dei lampioni riflessi nell'acque. Ora il silenzio è chiaro. E la notte verrà con l'incanto del suo mantello di raso, con la luna nascosta che aspetta di far capolino da sotto le nuvole per parlarmi tenera al cuore. Ecco, ma sì, adesso capisco cos'era quella folata di vento! Voleva da me solo un bacio, pian piano. La sento sussurrare e sorridere mentre appare un attimo il suo disco giallo, e poi scompare di nuovo: “Senti", dice, "il mio tocco freddo alla guancia, è solo per te, questo mio bacio, per te che la sera mi guardi e mi riveli i tuoi pensieri più belli!”. Un tocco freddo di luce d’argento, e nelle mie mani stringo le stelle del firmamento, in un’ uggiosa serata di pioggia che piano adesso cade, tra le strade, sui tetti dipinti di rosso, sui comignoli bianchi, e sui marciapiedi attaccate le foglie secche, di sotto le suole, come un tappeto giallo e marrone da calpestare.Ann@