MilleVoltiDaScoprire

La prima impressione che ci dà una sventura grande e inattesa è temperata sempre da un sentimento di strana incredulità, la quale ci trae a dubitare delle cose più palesi e reali. Se così non fosse, quella prima impressione avrebbe spesso il potere di uccidere.

Io mi stanzierei vicino ad un fiume così e vi porrei dimora con grande piacere perchè anche se un fiume non ha apparentemente vita,non si sa da dove è partito, non si sa il suo viaggio, non si sa dove arrivi ,,,,,puo essere vita per chi è fortunato di incontrarlo.

Molte volte pure la luna sembra abbandonarci e con essa anche l'ombra,,,, entrambe si nascondono alla vita e al mutare del tempo .

La tua amica ti ha consigliato una piccola gemma. Ho sempre ascoltato mia nonna dirmi dei suoi ricordi su mia madre. Lo facevo perchè aveva il diritto che io la ascoltassi. In quei momenti pensavo se a me sarebbe mai accaduto di diventare grande. 😌

😌

Ne ho pure io e in verità pure più di uno. Iniziai da bambina guardando l'orologio da taschino di mio padre appeso al camino. Lo teneva come un cimelio. Ne comprai uno dorato e lo misi nella specchierà di casa mia. A quello negli anni se ne agiuserero due. Mio padre un giorno, mi diede il suo orologio, dicendomi :《Prendi e ricorda che il tempo si ferma solo con questo》Quest'ultimo anche se è il pezzo più rovinato, io lo considerò il pezzo più bello. Mio marito lì considera pezzi inutili da tenere in casa ormai passati. Io li considerò un tesoro che ferma il tempo.

Bella :-)

Post molto bello, e anche molto chiaro. Certo, io lo commentavo a modo mio , un modo forse un po' troppo diretto, anche aggressivo se vogliamo. Comunque rispecchia la mia opinione, io vedo un futuro parecchio nero ed incerto. Saluti. Roberto

Tante belle vetrine, ben illuminate, le quali a loro volta contengono dei bellissimi negozi, sconti ed offerte " irripetibili ", ogni anno però vengono e verranno ripetute, allo stesso modo in cui si rinnova la scena dei poveri, che non osservano neanche le suddette vetrine, poveri in compagnia di coloro che si può definire " meno poveri " o quantomeno poveri " meglio nascosti ", una scena che io " assimilo " in termini di merce, si, merce. Vale a dire, merce all 'interno e all' esterno del negozio di turno, merce comprata da chi può farlo... gli altri osservano, senza neanche la cosiddetta bava alla bocca, a molti è scomparso perfino il desiderio, segno che è scomparsa anche la speranza. Speranza di cambiamento, cambiamento in meglio se possibile. Invece niente, si perpetua il rito, e fosse solo uno questo rito, no, purtroppo ci ritroviamo ad essere attorniati da " riti vari " ed anche da desideri insoddisfatti. La vita scorre, la società non scorre poi tanto, diciamo che vivacchia, i poveri aumentano, ma... qualcuno, anzi più di un qualcuno, afferma che la ripresa è in atto. Dunque buon natale, buone festività, buon nuovo anno..... e così via. Questa è la mia disamina, sarà cruda, o crudele, ma io personalmente la definisco come sincera. Ciao a te. Roberto. Dalla gelida ( in tutti i sensi ) Verona.

Grazie, magica Afrodite, generoso apprezzamento :). Nostalgia, più che tristezza; era così. Ossequi di riguardo sinesire