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Spirito del Vento

Centro e circonferenza, dentro e tutto attorno: superamento, trasformazione e cambiamento, dentro e fuori ciascun luogo, dentro e fuori ciascun tempo, immanenza e trascendenza

 

 

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Poesie

Post n°128 pubblicato il 10 Agosto 2009 da strega.lilith

Di Nizar Qabbani, il poeta siriano che a ragione viene ritenuto uno tra gli esponenti della poesia araba contemporanea :

O Signore, il mio cuore non mi basta piu',

quella che io amo e' grande quanto il mondo:

mettimene nel petto un altro

che sia grande quanto il mondo.

______________________

Continui a chiedermi la data della mia nascita

prendi nota dunque

cio' che tu non sai,

la data del tuo amore:

quella e' per me la data della mia nascita.

_________________________________

Io non ho detto loro di te

ma essi videro che ti lavavi nelle mie pupille

io non ho parlato loro di te

ma essi ti hanno letto nel mio inchiostro e nei miei fogli

L'amore ha un profumo

non possono non profumare i campi di pesco.

_______________________________

La cosa piu' bella del nostro amore e' che esso

non ha razionalita' ne' logica

La cosa piu' bella del nostro amore e' che esso

cammina sull'acqua e non affonda.

Di Nazik al-Malaika, poetessa contemporanea che ha inaugurato nella poesia araba d'Oriente (Iraq) la strofa libera, sciolta dal metro e dalla rima della tradizione classica:

La fine della scala

... Sono passati dei giorni senza incontrarci.

Tu sei la', dietro il traguardo dei sogni,

in un orizzonte circondato di ignoto.

E io cammino, e vedo, e dormo,

consumando i miei giorni e trascinando il mio dolce domani,

che fugge verso il passato perduto.

I sospiri consumeranno i miei giorni finche' tu torni?

Di Ibn Hamdîs, il maggior poeta arabo-siciliano dell'XI sec. :

Profumo di donna

Il profumo di lei! Tu credi che il suo amplesso e quella che lo procura siano tutto il paradiso.

Si schiude la rosa della guancia sul ramo della sua persona, e ivi fiorisce la camomilla del sorriso.

Ascoltar la sua parola e' un gradevole passatempo, come il diletto del vino o d'un canto improvvisato.

Mentre la tengo stretta a me, mi racconta i suoi segreti, e la mia bocca raccoglie dalla sua intime confidenze.

Quando le Pleiadi adornano il sommo della notte, offrendo nelle mani dell'alba un mucchietto di stelle, trovo le sue labbra dolci, come fossero infuse di vino vecchio miscelato con muschio.

Incontro

Quando i corpi s'incontrarono, senza alcun sospetto, e gia' le anime si eran consunte di passione,

cogliemmo - senza che ci fosse imputato a colpa - i frutti di un piacere che si colgono quando si piantano.

Quando poi svanirono le stelle, levando una bandiera sulla quale s'appressava la luce e dalla quale svanivano le tenebre,

sospirai sbigottito, ma solo sospirai per lo spuntar dell'aurora.

O aurora, non venire, tu mi fai desolato; o notte, non andar via, tu mi dai gioia!

Di ŒAlî al-Ballanûbi, poeta medioevale arabo di Sicilia:

Lo baciai e fu l'ardore

del mio cuore sul suo volto.

Osai e pero' poi mi negai alla sua bocca

poiche' la passione da' e la paura toglie ardire.

Prima del'abbraccio non sapevo

quanto gli bruciasse il petto nel costato.

Di Ibn Hazm, uno tra i piu' celebri intellettuali dela Spagna musulmana dell'XI sec. :

Quando ti lasciai, non caminai se non con il passo di un prigioniero che vien condotto alla morte.

Nel venire a te, mi affretto sollecito come la luna quando percorre la volta celeste.

E il mio dipartirmi, se mi diparto, e' tardo come le stelle fisse, alte nel cielo.

_____________________

Una gazzella, simile alla luna piena, pari a un sole non offuscato da nuvole

ha catturato il mio cuore con languidi sguardi, e con una vita sottile qual ramo, in bell'armonia di forme.

A essa mi sono inchinato come un umile amante, e fatto piccino come si fa piccino l'uomo perdutamente innamorato.

Unisciti a me, o tu cui offro in riscatto la mia vita, in un'unione lecita, giacche' non amo una unione nel peccato.

__________________________________

Vorrei che mi fosse spaccato con un coltello il cuore, che tu vi fossi introdotta e che poi venisse richiuso nel mio petto.

E che quivi tu rimanessi, senza prendere altra dimora, sino alla fine del di' del Giudizio e della resurrezione...

Di Omar Khayyam, astronomo, matematico, filosofo, teologo persiano dell'XI sec., nonche' autore delle "rubaiyyat", le Quartine:

Guai a quel cuore in cui non e' ardor di passione, che non e' pazzo per l'amore d'una bella persona. Un giorno che tu abbia trascorso senza amore, non v'e' per te altro giorno piu' perduto di quello. .

Di poeti anomini Tuareg:

Amore mio,

credevo un tempo di non amarti,

quando sono venuti a dirmi che eri morto laggiu'.

Sono salita sulla collina

dove sara' la mia tomba,

ho ammassato delle pietre,

vi ho sepolto il mio cuore.

In un alito di vento

sento il tuo respiro

ed esso accende in me

un nostalgico desiderio.

____________________________________________

... A te mi avvicino, il mio velo ti sfiora

le guance, e deciso a te mi rivolgo,

con dolcezza sussurro parole d'amore.

Mi dici: "Sei vecchio, vai via",

ti dico: "Taci, donna perduta".

Ridi al reciproco scherzo,

ti alzi sollevando come un otre

il tuo petto, ti bacio

tra il collo e le spalle, ti bacio sugli occhi...

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Tetra notte e splendente luna
delle streghe udite la runa
Est e poi sud, nord e occidente
Ecco, vi chiamo, immantinente.
Aria e fuoco, acqua e terra
esaudite la mia preghiera
Bacchetta, spada, stella a cinque punte
queste parole vi siano giunte
Frusta e coltello, corde e incensiere,
svegliatevi e vita possiate avere.
E dell'Athame la forza invocata
giunga a noi se la magia e' avverata
Regina degl'Inferi e del cielo sovrano
Per l'incantesimo dammi una mano
E della Notte, Cacciatore Cornuto,
per il mio rito dammi un aiuto.
Per tutto il potere di terra e di mare
come io dico, cosi' possa stare.
Per la potenza del sole e di luna
possa accadere cantando la Runa.

 
 
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A voi riuniti in mia presenza
Portate al mio spirito la reverenza.
Venere dalla bellezza accecante
del Dio Cornuto la splendida amante
di stregoneria regina e potenza.
Etoine, Nisene, e poi Morgana,
Brigida sono, e Artemide, e Diana
Io la saggezza e Melusine
e Cerridwen madre di Taliesin
Signora del Buio, del Cielo Sovrana.
Voi che volete una mistica Runa
o che chiedete migliore fortuna
cercatemi in una radura nascosta
nel fitto del bosco e rotonda disposta,
danziamo nel Cerchio rivolti alla Luna.
In un placido posto selvaggio e isolato
danziamo d'intorno a un altare scavato;
rivelati adesso arcano mistero
mentre vi porto un segreto pensiero
pur se magia avete inventato.
La schiavitu'dimenticherete
se la fedelta' mi concederete.
Voi che il mio cerchio nel Sabba pestate
toglietevi tutto ed ignudi avanzate
in segno che liberi adesso sarete.
Vi insegno il mistero della rinascenza.
Riempite di gioia la vostra adunanza.
Labbra con labbra e cuore con cuore.
Nessuna legge, ma solo amore.
Cinque i punti della comunanza
che a tutti danno compiuta esperienza,
perche' sono il cerchio e rinasco ogni volta.
Inchinati adesso e quest'ultima ascolta:
sacrifici non chiedo, ma solo rispetto.
Quello che vive lo fa al mio cospetto.
A me tutto prendono, a me tutto danno,
da me tutti vengono , da me tutti vanno.

 

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Molto carino questo post. Ciao da chiocciola
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meravigliosa
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Infiniti auguri di buon compleanno!
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Molto bello, si vede che hai la vena poetica, con simpatia,...
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e mo ce vo u fatt..!!!
Inviato da: strega.lilith
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La parola delle streghe adesso devi sapere,
segreti che nascondiamo nelle notti piu' nere
quando il buio era il sentiero del nostro destino
che ora portiamo nella luce del mattino.

Mistica acqua e fuoco misterioso,
la terra e l'aria del vento tempestoso
noi conosciamo per la nascosta quintessenza
e il segreto teniamo per la nostra conoscenza.

Cerchio magico, ciclo naturale,
con te godiamo e con la vita universale
il nascere e rinascere di tutta la natura
il placido passare di inverni e primavere.

Torna il Gran Sabba per quattro volte all'anno
e per prepararsi le streghe gia' sanno
si danza di Lammas, a Imbolc ,  Ostara
ad Halloween ch'e' forse  la festa piu' cara

A Marzo e Settembre c'e' l'equinozio
A giugno e dicembre invece il solstizio
Per quattro volte le Streghe van fuori
a festeggiare  i Sabba Minori.

Tredici lune d'argento in un anno
Tredici  membri in coven ci stanno
Tredici volte gli esbat si fanno
Per dodici mesi e un giorno che vanno.

Attraverso il tempo  il potere passava
tra donna e uomo ed ognuno donava,
quando ogni secolo andava a finire
l'uno  nell'altro  insieme ad unire.

Quando il magico cerchio e' tracciato
dal potere di  spada o athame  incantato,
in mezzo ai due mondi  giace il suo raggio
e in terra di ombre comincia il suo viaggio.

E allora questo mondo non potra' sapere
quello che l'Altro non vorra' dire,
gli Dei piu' antichi sono invocati,
e i Riti Magici sono riusciti.

Due sacre colonne ci sono all'entrata
dei mondi sorreggon la porta innalzata;
due son le forze della natura
e doppio e' l'aspetto divino in misura.

Il buio e la luce in continuazione
stan l'uno nell'altro in successione:
Deo e Dea saranno chiamati;
questi i concetti che ci hanno insegnati.

Cavalca di notte nel vento in tempesta
Signore del buio, il Dio Cornuto,
Di giorno e'  invece il re della foresta
e a lui tutte le piante ed il verde e' dovuto.

E' giovane o vecchia, e' come le pare,
tra nubi squarciate e' il suo navigare,
a mezzanotte d'argento diventa
e come L'Anziana incantesimi inventa.
 
Maestro e Maestra di ogni magia
che state nell'animo e nella mente
per sempre immortali vi rinnovate
voi che potete e fate e disfate.

Fai quello che vuoi, fai come ti va
fai con amore, se male non fa,
se questa regola si rispettera'
l'antica Magia compiuta sara'

 
 
 
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