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La Juve è in frenata... ma cominciano i "ritorni"


Chi va piano va sano e va lontano: lo insegna la saggezza popolare, che narra di gatte frettolose e gattini ciechi. È un rapporto di causa ed effetto valido anche nel calcio, nella fattispecie per la Juventus. Madama ci casca spesso, 3 volte negli ultimi 4 campionati. Pressata dall’esigenza di partire forte, in estate svolge una preparazione leggera che le permette di tirare fino a Natale e poi dopo la pausa grippa. Il primo anno di Capello perché aveva i preliminari di Champions. Con Deschamps in B perché doveva risalire dalla voragine della penalità. E in questa stagione per la necessità anche psicologica di ritrovare subito la dimensione perduta. Quando la Juve ha fretta, tra gennaio e febbraio la sua media punti crolla da 2-2,4 a partita e 1,5, come ora: una vittoria e 3 pareggi contro squadre di mediobassa classifica è tutto quello che ha raccolto nel 2008, senza contare l’eliminazione dalla coppa Italia. La differenza di rendimento tra prima e dopo la pausa invernale è quella che c’è tra un’andatura da zona Champions e una da zona Uefa, qualcosa che ai piani alti di corso Galileo Ferraris fa venire i brividi.UN MESE TIRATO - L’ultimo dei tre pareggi è il più sintomatico. Perché è arrivato in rimonta, in casa contro l’ultima in classifica, e perché per come è andata la gara lo si può considerare un punto guadagnato. Diversi uomini sono in debito di condizione avendo giocato sempre e moltissimo a gennaio, 7 partite in 23 giorni: hanno avuto ieri il primo giorno di riposo dalla ripresa degli allenamenti, un mese fa. Il logorio dipende anche dall’emergenza in cui si è trovato Ranieri tra infortuni, mercato e squalifiche: domenica gli mancavano 9 giocatori. "Inoltre abbiamo pagato le fatiche fisiche e soprattutto mentali della sfida di quattro giorni prima con l’Inter", ha spiegato il tecnico ricordando la maggior freschezza del Cagliari.RIENTRI - Ma ora la Juve recupera quasi tutti gli assenti, 5 già per domenica a Udine oltre a Sissoko: Zanetti e Iaquinta, Camoranesi per un posto da titolare, e probabilmente Zebina e Buffon. "Gigi da un paio di giorni ha ripreso ad allenarsi — dice Ranieri — e contro l’Udinese potrebbe essere in campo". La certezza ancora non c’è, ma i miglioramenti sì e questo è quel che conta perché il portiere, Camoranesi e Zanetti sono indispensabili a questa squadra. Come lo è Chiellini che secondo la prognosi dovrebbe tornare disponibile contro la Roma, fra una decina di giorni, insieme a Stendardo. La Juve insomma esce dall’emergenza giusto in tempo per gli scontri diretti delle prossime due giornate. Partite da non sbagliare se non vuole cadere nella mischia della lotta dura per la zona Champions, dato che nel 2008 rispetto alle concorrenti ha guadagnato punti (2) solo sull’Udinese, perdendone 4 dall’Inter, 3 dalla Roma, 3 dalla Fiorentina e grazie anche ai recuperi 9 dal Milan.