Briciole

Ma che fine fanno i fiori sul manto stradale?


Ho iniziato a odiare il cielo stellato quando ho capito che significa belle giornate.Le nuvole sono oneste,se vengono lo fanno prima di cena e se dopo mangiato vedi tante stelle che nemmeno la notte degli oscar puoi giurarci che quella sarà una giornata magnifica.La luce(e se lo dice Piero Angela allora è vero)è il più grosso antidepressivo che esiste.Una specie di Prozac di dimensioni da competizione.Apre il cuore delle damigelle in fieri e mette il pepe ai maschietti.Ma qualcuno si è mai chiesto che fine fanno i fiori sul manto stradale?Nascono nell’impossibilità di vivere,ingoiano fumi di scarico nella pressochè assoluta certezza che il primo camionista rottinculo li taglierà via.È per questo che nonostante i documentari sono sempre là che sorridono.E resistono.È come se un guerriero Masai si trapiantasse in-via-del-corso-a-roma e invece di scappare a casa prova a convertire i passanti.Solo che quasi mai nessuno si ferma.E quasi mai un fiore è un guerriero Masai.