IL MIO MONDO BLOG

VENITE IN ITALIA, QUI SI RUBA FACILE - Sgominata la gang dei furti in villa, incastrati dalle intercettazioni.


IL PASSAPAROLA CORRE SUI CELLULARI - Eccola, la banda delle rapine in villa che prepara le razzie nei quartieri di Roma sud, nel triangolo tra l'Eur, Casalpalocco e l'Axa. Li hanno arrestati gli uomini della polizia di Stato, dopo aver intercettato per settimane le conversazioni disinvolte con le quali reclutavano la manovalanza. Perche' e' con argomenti come quelli descritti nelle telefonate che il capo della banda, detto 'Il mafioso', convinceva i suoi connazionali ad entrare nell'organizzazione che nell'ultimo anno avrebbe messo a segno decine di colpi sul litorale romano.Stando alle intercettazioni il giro dei furti permetteva alla banda bottini da capogiro. «Lascia perdere la Romania, la' ti mettono in galera. Vieni in Italia: qui si' che si ruba facile» diceva. «Porta lo spray al peperoncino - consigliava - con quello addormenti i cani e entri anche nella casa di Berlusconi». Sempre stando alle intercettazioni: «Fallo venire a settembre» - spiegava a un parente nel corso di una telefonata al paese d'origine - «In quel periodo con le prime piogge e le giornate piu' corte si fanno anche 15 o 16mila euro».
La banda sgomitata dalla polizia di Ostia, dopo un’indagine ribattezzata “Romania Express”, si era specializzata anche nella ricettazione della refurtiva, che veniva inviata in Romania con autotrasportatori che viaggiavano regolarmente in autostrada. Il capo dell’organizzazione criminale e' stato rintracciato e arrestato.Per trovare il capo gli agenti si sono travestiti da rom. Hanno trascorso tre giorni e tre notti nell’area verde del X municipio dove si trovano diverse baraccopoli. 'Il mafioso' (chiamato cosi' dai suoi «perche' e' uno forte, un ladro vero» si legge nei verbali) viveva in un tugurio dove sono state recuperate anche diverse macchine fotografiche rubate, con le quali si era scattato un selfie dopo ogni furto.Ci sono foto in cui l’uomo e' circondato da monete, altre in cui e' sdraiato su un materasso pieno di banconote. Quello che ha lasciato sbalorditi gli investigatori erano proprio i toni arroganti di quelle telefonate che il boss della banda faceva con i ragazzi che reclutava spavaldamente, anche davanti alle sedi della "Caritas". (fonte: il messaggero.it)