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A San Martino, castagne e vino..


11 novembre: San Martino. E' il giorno in cui si festeggia il vescovo di Tours, Martino.
La leggenda narra che una notte del rigido autunno del 335, Martino, un soldato in servizio di ronda, incontro' un mendicante infreddolito. Vedendolo sofferente, Martino taglio' in due il suo mantello militare (la clamide bianca della guardia imperiale) e lo condivise con il mendicante. La notte seguente vide in sogno Gesu' rivestito della meta' del suo mantello militare e udi' Gesu' dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non e' battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risveglio' il suo mantello era tornato integro.Il sogno ebbe un tale impatto su Martino che egli, gia' catecumeno, volle farsi battezzare, divenne cristiano e dopo alcuni anni venne proclamato vescovo di Tours. Il mantello miracoloso venne in seguito conservato come reliquia dai re Merovingi dei Franchi. (fonte Wikipedia)In molte regioni d'Italia l'11 novembre e' simbolicamente associato alla maturazione del vino nuovo (da qui il proverbio "A San Martino ogni mosto diventa vino") ed e' un'occasione di ritrovo e festeggiamenti nei quali si brinda, appunto, stappando il vino appena maturato accompagnato da castagne o caldarroste, cucinando un'oca e accendendo lanterne.
Perche' le lanterne? Si narra che Martino, non volendo diventare vescovo (per umilta') scappo' dal convento. Un gruppo di persone lo cerco' disperatamente facendosi luce con delle lanterne. Lo ritrovarono quella stessa notte nascosto tra le oche di un'aia...