La mano bionica, prima e unica al mondo, progettata dall'Istituto di Biorobotica e realizzata dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, e' stata rubata qualche giorno fa nello stand Toscana del padiglione Italia ma la notizia e' stata diffusa solo adesso. Come i ladri siano riusciti a portarla via indisturbati dal padiglione dell’Expo di Milano, resta ancora un mistero.
Questa straordinaria realizzazione scientifica, una mano capace di chiudere o aprire le dita in meno di un secondo, in grado di percepire il caldo o il freddo, il morbido o il duro di un oggetto grazie a sensori sensibilissimi, collegati direttamente al cervello umano, e' considerata a livello internazionale una delle eccellenza della ricerca scientifica italiana.
Intanto ci si chiede come sia potuto avvenire il furto. Possibile che non ci fossero guardie incaricate alla sorveglianza costante del padiglione? Tra le prime ipotesi avanzate, si e' pensato semplicemente ad una bravata da parte di una comitiva studentesca. O forse si potrebbe ipotizzare uno spionaggio industriale? Certo e' che il ladro che ha commesso il furto deve aver avuto un bel coraggio. La mano tecnologica pesa mezzo chilo e dietro le dimensioni di questo arto da adulto di media altezza ci sono ben tre motori speciali e una struttura in lega di alluminio. Insomma un gioiellino, da affinare, ma non certo un oggettino che possa essere prelevato e nascosto per gioco: il prototipo rubato vale circa 30mila euro...
Comunque sembra che non ci siano problemi per il padiglione Expo italiano perche' la mano robotica e' stata sostituita e da sabato scorso un nuovo prototipo e' in mostra presso lo stand della Regione Toscana. L'oggetto rubato, a quanto pare, era assicurato.