ROMA - E' un colpo degno di Arsenio Lupin quello messo a segno dal direttore della filiale Unicredit in via Faleria, all’Appio: dalle fedi matrimoniali al Rolex, dai braccialetti di perle ai brillanti e ai diamanti.Questa filiale di Unicredit e' specializzata nella custodia degli oggetti dati in garanzia dai proprietari per ottenere finanziamenti liquidi. Una strada scelta da molte persone in periodo di crisi economica per poter ricevere denaro contante. Il direttore Francesco Salvi aveva ideato un piano: svuotare le cassette di sicurezza da ogni oggetto di valore e scappare col bottino. Alcuni mesi fa il piano si e' realizzato in pieno. Salvi, indagato dalla procura con l’accusa di furto, e' rapidamente scomparso insieme con i preziosi. Il danno quantificato e' di 2milioni e 334mila euro ma soprattutto il bottino e' sparito nel nulla. Come avveniva il raggiro? Ogni volta che un cliente consegnava a Salvi la catenina d’oro, il brillante o l’orologio di marca, il direttore, anziche' sistemarlo in un forziere e custodirlo, lo portava via dai locali dell’istituto di credito per rivenderlo. La strategia era applicata ogni volta che un cliente della banca affidava un gioiello o un oggetto di valore per ottenere finanziamenti liquidi. A garanzia dell'operazione il direttore rilasciava regolare ricevuta degli oggetti dati in pegno.Quando sono arrivati i primi sospetti ed e' partita un'inchiesta della Procura, il Salvi ha capito che era giunto il momento di interrompere il raggiro e in tutta fretta ha realizzato quella fuga preparata da tempo.Ora la perdita dei preziosi e' reclamata da cento parti offese, pronte a costituirsi in giudizio contro l’istituto di credito per essere risarciti, visto che il bottino e' interamente sparito nel nulla...e con esso anche l'inafferrabile "Arsenio Lupin".
fonte:
corriere.it