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Attenzione: chi ricarica il cellulare in giro rischia il furto dei dati!


Viviamo in un mondo complicato. Persino caricare il telefonino lo e', ma non nel senso che pensate voi. Mi spiego meglio. Visto che non hanno ancora inventato una batteria che duri davvero un giorno intero e visto che non c'e' quasi nulla di peggio che restare con lo smartphone spento, viviamo cercando prese elettriche dove attaccarci, come un tempo i nostri antenati cercavano l'acqua o l'oro sottoterra.La buona notizia e' che ormai le prese ci sono: negli aeroporti, nelle stazioni, negli hotel e' diventato normale trovare una presa, di solito una presa USB. La brutta notizia e' che farlo e' pericoloso. Il rischio e' che quella presa contenga un software, anzi un malware, in grado di infettare il nostro telefonino e trasferire tutti i nostri dati a un hacker.Cosa fare per impedirlo? La cosa piu' semplice e' collegarsi alla prese con una spina elettrica e non con una USB; la seconda e' dotarsi di una batteria di riserva; la terza, e' comprare quello che in gergo viene chiamato l'USB condom, il preservativo dell'USB, ovvero una chiavetta dentro cui infilare la nostra USB in modo che la corrente passi ma i dati no.Ora non so se questa storia ha ripreso a girare perche' si avvicina il Black Friday e puo' essere un'idea per lo shopping, ma per una decina di euro io questo «condom» me lo comprerei.(fonte: nytimes.com)