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'Tassa Covid' sugli scontrini: compare una nuova voce di spesa


Arriva la nuova «tassa Covid-19» negli scontrini emessi da parrucchieri, estetisti ed altri servizi alla persona. La cifra oscilla tra i 2 e i 4 euro e l'hanno già ribattezzata tassa Covid. Però, è bene precisarlo, non si tratta di una abitudine diffusa ovunque, ma riguarda soltanto alcuni esercizi commerciali in alcune città italiane.   Tuttavia si tratta di una voce di spesa non propriamente corretta. Su alcuni scontrini  sembra essere stata sdoganata una sorta di cifra-risarcimento (che a questo punto viene fatta scontare proprio ai cittadini) riguardante tutte le prescrizioni che gli esercizi commerciali hanno messo in piedi per poter riaprire, dalla sanificazione dei locali all'acquisto di prodotti di protezione personale e di kit di sicurezza anti-contagio da Coronavirus.Le segnalazioni, in questo caso, sono state effettuate sia dal Codacons, sia dall'Unione Nazionale dei consumatori. «Si tratta di una sorta di tassa di sanificazione applicata da parrucchieri, estetisti e alcuni dentisti, una prassi scorretta che si sottrae forse anche da un punto di vista fiscale alla somma dovuta al consumatore.» E' bene sapere che nel decreto Cura Italia è già stato previsto un incentivo, proprio per offrire un supporto a questa spesa ulteriore, un credito d'imposta nella misura del 50 per cento delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino ad un massimo di 20.000 euro.
Dunque è giustificabile questa ulteriore voce di spesa tutta a carico di noi consumatori? Speriamo almeno che venga garantita l'assoluta sicurezza dei locali...