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Arriva la mascherina che cambia colore quando è da sostituire: l'idea di uno studente marchigiano


 
La mascherina che cambia colore. Il 19enne, Viorel Ionut Bohotici, brillante studente di ingegneria del prestigioso "Istituto Galilei" di Jesi (nelle Marche), ha brevettato un microchip in grado di far cambiare colore alla mascherina anticovid (che sia FFP2 o chirurgica) quando perde la sua efficacia, indicando così alle persone quando sostituirla.L'idea è nata nel giovane scienziato dopo aver letto che il 72% di un campione di utilizzatori di mascherine utilizzava il dispositivo così a lungo che diventava inefficace per fare da barriera al virus. "Con la necessità (e l'obbligo) di utilizzare le mascherine ovunque il micro-sensore all'interno della mascherina diventerebbe essenziale" - ha spiegato lo studente - "Se il dispositivo filtrante non fosse più efficace la mascherina cambierebbe colore diventando arancione" e sarebbe il segnale evidente che la mascherina non protegge più. La reazione colorata si basa sulla presenza di particolari enzimi che agiscono sul cambiamento di colore. Ma il sistema è valido anche per altri utilizzi: "Potrebbe avere largo impiego in campo alimentare" - spiega Bohotici - "Il cambio di colore indicherebbe eventuali cattive conservazioni degli alimenti e segnalare anche la loro scadenza: dando una semplice occhiata all'indicatore si potrebbe capire se l'alimento è scaduto o meno" evitando dunque infezioni alimentari o possibili sprechi".
"Una volta sul mercato, il dispositivo costerebbe un centesimo per mascherina". Utilizzare questo dispositivo su ogni mascherina consentirebbe di "ridurre ulteriormente la possibilità di contagio e questo vale per tutte le malattie che si trasmettono via aria, con un conseguente impatto positivo sull'intero sistema sanitario nazionale".E' certamente un'ottima scoperta. Il prototipo di questa nuova mascherina sarà presentato all'Expo di Dubai il prossimo 18 febbraio.