Gentile Direttore le invio una mail da me redatta e inviata in data odierna all'ATAP, sede di Biella, e per la quale attendo risposta dopo numerose richieste verbali.La ringrazio fin da ora se vorrà prestare attenzione a questo e ad altri disservizi dei trasporti locali (cui però dobbiamo il merito a molti comuni per i recenti interessamenti e reali soluzioni solamente a loro carico) dei quali mi riferiscono molte persone anziane adducendo addirittura la possibilità di trasferirsi definitivamente dalla nostra ad altre provincie solo a causa di tali disservizi.Probabilmente a tutti noi che abbiamo mezzi propri per il trasporto (e tuttavia utilizziamo tutti i mezzi di trasporto pubblico attraverso figli e nonni sempre) questo non pare problema così rilevante. Ponendoci per un solo giorno nella condizione di non poter raggiungere un medico per una visita o ospedali o amici o comunque supermercati e negozi, se non a prezzo di pericolosi attese direttamente su una statale di grande transito forse acquisiremmo reale disagi di anziani e studenti. Sono di recente stata a Firenze, Signor Direttore, e le assicuro che, per esempio, per raggiungere il centro storico (cui ovviamente è negato l'accesso a mezzi propri di trasporto se non dei residenti) sono disponibili decine di mezzi a continuo transito, le fermate ogni dove sono regolamentate e le soste possibili. Vero che si sta parlando di grande e antica città, ma Biella non è "inferiore" ad alcuna realtà italiana e il patrimonio culturale e sociale della nostra provincia deve essere da noi promosso.Se ci aspettiamo aiuti esterni senza metterci in gioco, da cittadini, in primo piano ed in ogni settore, la nostra provincia non progredirà e la fuga di persone giovani e anziane, già in atto, seguirà fino a tristi estremi.Lo dobbiamo a questi giovani desiderosi di restare o di tornare dopo gli studi, lo dobbiamo ai nostri genitori e nonni, lo dobbiamo a noi stessi, questo progresso verso il quale tanti stanno non consapevolmente camminando.Ed è interesse anche della stampa locale, segnatamente a Voi/Lei, rendersi compagna indelegabile di tali iniziative lodevoli divenendo più importante mezzo comunicativo, quando e se, la nostra provincia inizierà finalmente a crescere oltre la reale istituzione del solo farsi provincia.Egregio Direttore, La ringrazio per la cortese attenzione e spero in una sua risposta, sapendo quali e quanti impegni le sono ogni giorno proposti costantemente. Distinti saluti, Patrizia.P.S.: Gli anziani resisdenti in molte provincie del nord vivono una doppia residenza, quando ciò è possibile, per passare in tranquillità la loro vecchiaia e spesso decidono di trasferirsi definitivamente in altri luoghi. Non sempre questi sono in Italia, non sempre in Europa. Vogliamo farli scappare proprio tutti?I giovani studenti lamentano mancanza di servizi adeguati e pensano al loro futuro "solo" considerando di abbandonare regione e stato... Perdiamo la nostra risorsa più forte, e questo gioco non vale affatto la candela: meditate e agite in modo positivo.
ALL' ECO DI BIELLA
Gentile Direttore le invio una mail da me redatta e inviata in data odierna all'ATAP, sede di Biella, e per la quale attendo risposta dopo numerose richieste verbali.La ringrazio fin da ora se vorrà prestare attenzione a questo e ad altri disservizi dei trasporti locali (cui però dobbiamo il merito a molti comuni per i recenti interessamenti e reali soluzioni solamente a loro carico) dei quali mi riferiscono molte persone anziane adducendo addirittura la possibilità di trasferirsi definitivamente dalla nostra ad altre provincie solo a causa di tali disservizi.Probabilmente a tutti noi che abbiamo mezzi propri per il trasporto (e tuttavia utilizziamo tutti i mezzi di trasporto pubblico attraverso figli e nonni sempre) questo non pare problema così rilevante. Ponendoci per un solo giorno nella condizione di non poter raggiungere un medico per una visita o ospedali o amici o comunque supermercati e negozi, se non a prezzo di pericolosi attese direttamente su una statale di grande transito forse acquisiremmo reale disagi di anziani e studenti. Sono di recente stata a Firenze, Signor Direttore, e le assicuro che, per esempio, per raggiungere il centro storico (cui ovviamente è negato l'accesso a mezzi propri di trasporto se non dei residenti) sono disponibili decine di mezzi a continuo transito, le fermate ogni dove sono regolamentate e le soste possibili. Vero che si sta parlando di grande e antica città, ma Biella non è "inferiore" ad alcuna realtà italiana e il patrimonio culturale e sociale della nostra provincia deve essere da noi promosso.Se ci aspettiamo aiuti esterni senza metterci in gioco, da cittadini, in primo piano ed in ogni settore, la nostra provincia non progredirà e la fuga di persone giovani e anziane, già in atto, seguirà fino a tristi estremi.Lo dobbiamo a questi giovani desiderosi di restare o di tornare dopo gli studi, lo dobbiamo ai nostri genitori e nonni, lo dobbiamo a noi stessi, questo progresso verso il quale tanti stanno non consapevolmente camminando.Ed è interesse anche della stampa locale, segnatamente a Voi/Lei, rendersi compagna indelegabile di tali iniziative lodevoli divenendo più importante mezzo comunicativo, quando e se, la nostra provincia inizierà finalmente a crescere oltre la reale istituzione del solo farsi provincia.Egregio Direttore, La ringrazio per la cortese attenzione e spero in una sua risposta, sapendo quali e quanti impegni le sono ogni giorno proposti costantemente. Distinti saluti, Patrizia.P.S.: Gli anziani resisdenti in molte provincie del nord vivono una doppia residenza, quando ciò è possibile, per passare in tranquillità la loro vecchiaia e spesso decidono di trasferirsi definitivamente in altri luoghi. Non sempre questi sono in Italia, non sempre in Europa. Vogliamo farli scappare proprio tutti?I giovani studenti lamentano mancanza di servizi adeguati e pensano al loro futuro "solo" considerando di abbandonare regione e stato... Perdiamo la nostra risorsa più forte, e questo gioco non vale affatto la candela: meditate e agite in modo positivo.