The Kiss Goodnight

Debolezza


Se stai correndo, non puoi correre per sempre, anche ansimando prima o poi ti scoppia il cuore. E il corpo umano non è una macchina.Mentre ascoltavo queste parole, provavo due tremendi desideri. Il primo era quello di scoppiare a riderle in faccia, per farle vedere che ero forte. Il secondo era quello di riuscire a piangere. Riuscire, perchè ammettere le proprie debolezze non è facile.Ed io ho dovuto farlo. Se non riesci a fermarti, a prendere un respiro, il tuo corpo si ferma e lo pretende, sovrastando la ragione, la forza, pur grande che sia.Ascoltando queste frasi mi rendevo conto che correndo, correndo senza sosta, alla fine il mio corpo stesso si era preso 15 secondi di aria. 15 secondi.Ora capisco cosa succede a Lei in quei momenti, capisco perchè, la forza contro la debolezza, sia una partita alla pari, senza vinti nè vincitori. Semplicemente un giorno l'uno sconfigge l'altro e viceversa.In me, per tanto, tanto, tanto, tanto tempo è sempre stato un 2 a 1.Davanti alla dottoressa, che mi parlava calma, tranquilla, preoccupata, descrivevo la mia debolezza con un sorriso sulle labbra. Ho Ceduto ahahah.Perchè anche in quel caso non volevo essere sconfitta.Ma la debolezza non è sintomo di non forza. Ammetere di non farcela non è abbandonare.Solo che io non ce la faccio.E questo è andato tutto in contrasto.Il corpo che non riusciva più ad essere forte e la volontà che non voleva lasciarsi andare alla debolezza.Questo ha richiesto quei 15 secondi.15 Secondi di aria, respiro, cuore, lacrime.Io non sono forte. Io non sono debole.Sono umana, posso anche correre, ma prima o poi devo rallentare, o fermarmi un attimo.Volente o nolente, perchè altrimenti mi spezzo.Solo che io mi sono spezzata tanto tempo fa, semplicemente ho perso i pezzi.In questi giorni di buio, ho trovato un unica, microscopica cosa che ha saputo tenermi insieme. Quel qualcosa che ancora non c'è. Ma che esiste già.Pensare a lei mi rendeva felice, fiduciosa nelle mie capacità, perchè dovrò essere una brava zia, e allora mi ricomponevo. Il tempo di riprendere respiro dal buio.Nient'altro mi ricomponeva. I pezzi di me, sparsi sulla linea della mia ombra, allora sembravano prendere un senso anche come puzzle.15 Secondi. Cosa saranno mai.Ora capisco Lei, quando le accade, e l'ammiro ancora di più.15 Secondi di debolezza.Il mio errore è che ho preteso quei 15 Secondi quando Lui era con me. E ho spezzato qualcosa.