The Kiss Goodnight

Xmas mud


Non è che la situazione vada migliorando. Anzi.Per lo più sento fluire lo stress dentro di me come compagno del mio sangue. è una strana sensazione, un pò come se mi fossi abituata.Al dolore ai denti, allo stomaco chiuso, ai mal di testa improvvisi, e altri sintomi.Un pò come se ci convivessi da quando sono nata.Il bambino ancora non accenna a voler nascere, sembra quasi che stia aspettando il momento opportuno. Se potessi parlargli direi "vieni il 4 sera!". Sarebbe l'ideale. Ma di sicuro non sono cose che si programmano queste.Il lavoro va bene e male. Il collega mi ha fregato ben bene, e sinceramente vorrei quasi non vederlo quando (e se) ritornerà, potrei lanciargli addosso tante brutturie da capovolgere quella sua flaccida pancia.Gli altri colleghi hanno invece pietà (se così si può dire) per me, o forse mi ritengono solo una cogliona che si fa mettere i piedi in testa. Ci sono le gite sciistiche da organizzare, con un gruppo di base che è disorganizzato da far paura; sembrano più dei bambini dell'asilo da assistere dalla testa ai piedi. Ci sono i viaggi di Natale, chi torna a casa e chi vuole andare in ferie. Ed io sono da sola nel mio reparto a cercare di sistemare tuttoil caos.Davvero se potessi vorrei sgozzare il mio collega.E il mondo continua ad andare al di fuori delle mura dell'ufficio. Io no.Mi chiedo quanto Filo riuscirà a sopportare questa mia immobilità. Mi arrabbio con lui per delle cagate quando invece dovrei prendermela con me stessa.Lui cerca di starmi vicino, ed io dopo 10 minuti già dormo. Lui cerca di aiutarmi a riprendere contatti col mondo, ed io invece dopo un'ora a malapena voglio tornare a casa. Lui mi coccola, mi abbraccia, ed io resto immobile come un salame.Come fa a continuare a stare con me non lo so davvero.Non so davvero come uscire da tutto questo, e come fargli riincontrare la persona solare e giocherellona che amava tanto.Mi sembra di nuovo, da sempre, da tanto, di essere immersa nel fango.