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Spazio: nel 2016 cinque giorni in orbita a 730 mila euro


Chissà cosa penserebbe Yuri Gagarin, a costatare che solo 50 anni dopo quel suo primo viaggio in orbita, tra le stelle e i pianeti ci si può andare in vacanza. Ben posizionati dentro una capsula spaziale e con tutti i comfort del caso. Contemplando i colori e luci del cosmo, ammirando la terra e la luna da una posizione privilegiata e chissà, magari poter raccontare agli amici di aver avvistato un ufo. E solo in pochissimi potranno confermare o smentire, visto che cinque giorni a bordo dell’hotel spaziale, compresi di viaggio andata e ritorno dalla Terra, costeranno 990 mila dollari (731 mila euro).La guerra fredda è ormai solo un ricordo, eppure è ancora la Russia ad aver vinto questa nuova corsa allo spazio: l’azienda di Mosca Orbital Technologies ha già avviato un progetto per la costruzione di questa navicella che diventerà il primo albergo spaziale della storia. Anno previsto per il primo decollo, il 2016. Che cosa faranno le sette persone sistemate nelle quattro cabine in orbita a 350 chilometri dalla Terra? Prima dovranno arrivarci, con un viaggio di due giorni a bordo di un razzo Soyuz, e prima ancora sottoporsi a un corso di tre mesi nel quale, guidati da un gruppo di medici e astronauti, si sottoporranno ad esami, prove teoriche e pratiche.Una volta sistemati sulla navicella, i multimiliardari avranno a disposizione degli oblò dai quali osservare l’infinito. E per non sentire troppo la mancanza del nostro pianeta, gli ingegneri hanno pensato a anche a una serie di comodità: «Molto probabilmente ci sarà l'accesso a Internet e ad altre comunicazioni con la Terra», ha spiegato Sergey Kostenko, amministratore delegato di Orbital Technologies, «i menu saranno scelti dai clienti prima del decollo e il cibo sarà preparato a terra, disidratato e spedito nello spazio». Proprio come in un ristorante di lusso, dalle linguine all’astice alle tartine al caviale, degustate vieppiù sotto la costellazione dello Zodiaco. Lo champagne, però, deve restare a terra. L’alcol a bordo è proibito. Il progetto prevedeva addirittura delle docce vere, ma dopo i primi esperimenti sembra che i tecnici russi abbiano fatto un passo indietro, e ai turisti dello spazio toccherà lavarsi con dei panni umidificati. Giusto per sentirsi un po’ astronauti.Cinque anni prima del primo lancio, l’amministratore delegato della Orbital vola con l’immaginazione ancora più lontano della sua creatura e sogna già la stazione spaziale commerciale – questo il nome tecnico – come uno scalo per i voli circumlunari, da dove, in futuro, possano partire gite di un giorno verso il lato opposto della luna e ritorno.Sogni a parte, l’Agenzia spaziale russa punta allo storico progetto anche per farne un’idea pilota in grado di attrarre capitali utili per finanziare la ricerca e gli investimenti nel settore. «La stazione è per noi un progetto molto importante», ha detto chiaramente Vitaly Davydov, vice capo dell'Agenzia spaziale della Federazione russa, «e incoraggiamo gli investimenti privati anche per migliorare la nostra industria spaziale». Non a caso, già dal primo viaggio l’hotel dello spazio non sarà solo un luogo per il piacere. Il progetto della navicella prevede anche una cabina per la ricerca scientifica. (lettera43.it)