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Il video del primo ponte ologrammi ispirato a Star Trek


Addio magic mirror? Forse. In futuro muri e tavoli ci parleranno attraverso gli ologrammi. Almeno secondo Microsoft che sta portando avanti interessantissime sperimentazioni che vanno ben oltre l’Augmented reality e la Kinect.Sul fronte dell’entertainment, infatti, la user experience non ha dalla sua solo l’immaginazione ma tutta una serie di tecnologie sensoriali di altissimo livello. "Si tratta di una sperimentazione 3D davvero molto affascinante – ha commentato Steve Clayton, ricercatore di Redmon -. Con l’holodesk è possibile manipolare oggetti virtuali tridimensionali. Questo non è l’unico progetto su cui stiamo lavorando. Immagino già le diverse applicazioni della soluzione, una volta che sarà in produzione, non soltanto nel gaming ma anche sul fronte delle telepresenze, tramite cui sarà possibile vedere le persone da ogni prospettiva. Personal assistent compiuti, digitali. Lo so che suona un po’ come un’ipotesi alla Star Trek. Invece è tutto vero: stiamo raggiungendo risultati grandiosi”.Al momento i laboratori dell’R&D stanno lavorando a un holodesk. Le vostre mani si muoveranno in uno spazio tridimensionale popolato da oggetti digitali che interagiscono con voi come se la loro anima fosse reale. Oggi sono sfere virtuali. Domani potrebbero essere oggetti comuni in un’evoluzione della IoT che fa immaginare un diverso utilizzo delle cose. Pensate a un mondo in cui non dovrete più acquistare tutta una serie di oggetti fisici per fare delle attività: basterà scaricarli in cloud e fruirne in modalità ologrammatica. Approccio decisamente più green, salvo verificare in termini di riscaldamento, quanto produce di Co2 l’hosting di questo genere di servizi. Ma forse allora avremo inventato anche i server a zero impact.