Justin Lin dirigerà la terza pellicola dell'universo reboot di Star Trek basandosi su una sceneggiatura di Simon Pegg. Dopo le varie dichiarazioni rilasciate proprio da Pegg ultimamente sulla stesura del copione, è stato proprio Lin ha parlare del progetto e di cosa questo significhi per lui e la sua carriera: “Ho pensato a quanto sia stato importante Star Trek nella mia vita. Sono cresciuto con i miei genitori in questo piccolo ristorante da fish and chips vicino Disneyland e non chiudevamo prima delle 21, quindi non cenavamo prima delle 22; così ogni sera alle 23 guardavamo Star Trek. Mio padre lavorava 364 giorni l’anno, era libero solo per il Ringraziamento, e dagli 8 ai 18 anni le uniche volte in cui potevo godermi i miei genitori erano quando guardavamo Star Trek tutte le notti. Questa è stata la mia infanzia. Tutti i miei amici erano fan di Star Wars, ma io non andavo al cinema, così divenni fan di Star Trek.“Ripensandoci ora, devo dire che è stata una decisione molto personale ed emotiva quella di dirigere il terzo film del nuovo franchise”. Lin poi si sofferma sul tono che differenzierà la sua, dalle due pellicole precedenti: “Pur essendo film grandiosi quelli di J.J. Abrams, penso che ancora non abbiano veramente esplorato il potenziale di questi personaggi. Non sono mai andati in una missione quinquennale di esplorazione dello spazio, quindi ciò che percepivano nella serie televisiva non è stato ancora toccato. (vertigo24.net) “Questo genera molte opportunità per evidenziare e arricchire l’umanità di questi magnifici personaggi, o almeno è quello che ho appreso guardandoli da bambino. Per quando il film uscirà, Star Trek avrà ormai 50 anni; quindi, sarà un’occasione per celebrarlo.”
Star Trek Beyond: il regista Justin Lin è un fan di Star Trek
Justin Lin dirigerà la terza pellicola dell'universo reboot di Star Trek basandosi su una sceneggiatura di Simon Pegg. Dopo le varie dichiarazioni rilasciate proprio da Pegg ultimamente sulla stesura del copione, è stato proprio Lin ha parlare del progetto e di cosa questo significhi per lui e la sua carriera: “Ho pensato a quanto sia stato importante Star Trek nella mia vita. Sono cresciuto con i miei genitori in questo piccolo ristorante da fish and chips vicino Disneyland e non chiudevamo prima delle 21, quindi non cenavamo prima delle 22; così ogni sera alle 23 guardavamo Star Trek. Mio padre lavorava 364 giorni l’anno, era libero solo per il Ringraziamento, e dagli 8 ai 18 anni le uniche volte in cui potevo godermi i miei genitori erano quando guardavamo Star Trek tutte le notti. Questa è stata la mia infanzia. Tutti i miei amici erano fan di Star Wars, ma io non andavo al cinema, così divenni fan di Star Trek.“Ripensandoci ora, devo dire che è stata una decisione molto personale ed emotiva quella di dirigere il terzo film del nuovo franchise”. Lin poi si sofferma sul tono che differenzierà la sua, dalle due pellicole precedenti: “Pur essendo film grandiosi quelli di J.J. Abrams, penso che ancora non abbiano veramente esplorato il potenziale di questi personaggi. Non sono mai andati in una missione quinquennale di esplorazione dello spazio, quindi ciò che percepivano nella serie televisiva non è stato ancora toccato. (vertigo24.net) “Questo genera molte opportunità per evidenziare e arricchire l’umanità di questi magnifici personaggi, o almeno è quello che ho appreso guardandoli da bambino. Per quando il film uscirà, Star Trek avrà ormai 50 anni; quindi, sarà un’occasione per celebrarlo.”