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Spazio: collisione in orbita tra satelliti Usa-Russia


Incidente spaziale storico a 805 chilometri di altezza sopra la Siberia: per la prima volta da quando l'uomo ha cominciato a metterli in orbita, due satelliti si sono scontrati in volo. Lo scontro è avvenuto tra un satellite americano della società Iridium Satellite LLC e un satellite militare russo Kosmos che, stando a quanto riferito dagli scienziati, aveva da tempo smesso di essere funzionante, ma che secondo quanto riporta il Wall Street Journal sarebbe stato dotato di reattore nucleare, particolare non confermato da fonte russa. La collisione ha creato due grandi nuvole di detriti spaziali che ora fluttuano nello spazio e che sul momento hanno sollevato non poche preoccupazioni tra gli scienziati, in particolare per quanto riguarda l'eventualità che frammenti radioattivi possano colpire la Stazione Spaziale Internazionale, a bordo della quale si trovano tre astronauti. Dopo i dovuti calcoli, sia i tecnici della Nasa sia quelli russi hanno riferito che sono praticamente nulle le possibilità di un contatto tra ISS e i detriti, così come sono nulle le probabilità che quei detriti possano cadere sulla Terra. Se alcuni di quei rottami spaziali dovessero arrivare a contatto con l'atmosfera terrestre, dovrebbero disintegrarsi e sono esclusi rischi di eventuali contaminazioni. Il vice comandante delle forze spaziali russe, generale Aleksander Yakushin, ha confermato che il satellite in questione é il Kosmos 2251, lanciato nel 1993 e messo fuori uso due anni dopo. Yakushin ha precisato anche all'agenzia Itar-Tass che dalla Russia si stanno monitorando minuto per minuto i frammenti spaziali: si trovano ad una altezza di circa 800 chilometri dalla Terra, e le forze spaziali russe tengono sotto osservazione lo spazio compreso tra i 500 e i 1300 chilometri dalla Terra. (ansa)