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Spazio: bombardata la Luna in cerca di acqua


Esattamente come previsto alle 13 e 31 minuti (ora italiana) il razzo Centaur ha colpito la Luna in prossimità del Polo Sud. Punto d'impatto il cratere Cabeus. "La velocità con il quale il razzo, dal peso di 2.366 kg, ha toccato la Luna era di 9.000 km all'ora", ha spiegato Daniel Andrews, responsabile del progetto LCROSS. Dopo quattro minuti anche la sonda LCROSS (Lunar Crater Observation and Sensing Satellite), dal peso di 891 kg e che era rimasta agganciata a Centaur fino a questa notte alle 3 e 50 (da quando venne lanciata lo scorso mese di giugno), è stata fatta scontrare con la Luna in un luogo poco distante da quello in cui ha impattato Centaur.Nonostante la certezza dei dati raccolti la Nasa non si è sbilanciata nel dire se è stata trovata acqua o meno. Da alcuni grandi osservatori invece, tra i 20 che hanno puntato i loro telescopi alla Luna, sono stati raccolti elementi che farebbero pensare che del vapore acqueo è fuoriuscito dal terreno nel momento dell'impatto. Tra questi il telescopio Gemini North e il Keck Telescope posti sulle Hawaii. Altri telescopi invece, tra cui l'Hubble Space Telescope, neccessitano molto più tempo per giungere a dei risultati finali. La caccia all'acqua ghiacciata è iniziata anni fa, ma solo poche settimane or sono un piccolo drappello di sonde avrebbe dato conferma della sua esistenza. I dati raccolti da LRO (Lunar Reconnaissance Orbiter), una sonda lanciata dallo stesso razzo che ha portato alla Luna LCROSS e dalla sonda indiana Chandrayaan-1, sono tutti a favore della presenza di acqua un po' ovunque sulla Luna ed in particolare proprio in prossimità del Polo Sud.Tant'è che l'iniziale cratere Cabeus-A scelto come luogo di impatto di Centaur, prima della sua partenza, è stato cambiato con Cabeus (un cratere con un diametro di 96 km e una profondità media di 4 km) proprio perché quest'ultimo sembra presentare una maggiore presenza di ghiaccio al suo interno. I crateri polari infatti, sono luoghi ideali per trattenere il ghiaccio in quanto in alcuni di essi la luce del Sole non riesce mai a penetrarvi e dunque, le temperature rimangono costantemente al di sotto dei -173° C, al punto che in uno di essi si è registrata la temperatura più bassa di tutto il sistema solare, con -240°C. "Se si vuole estrarre acqua dal suolo lunare è necessario capire dove vi è la maggiore concentrazione", ha detto Michael Bicay, direttore scientifico all'Ames Research Center. Mentre si stanno analizzando i primi dati, il mondo scientifico è diviso sulla provenienza dell'acqua lunare. Le ipotesi che erano state fatte nel passato sostenevano che l'acqua potesse essere arrivata da comete oppure da ioni (atomi con un elettrone in meno) di idrogeno portati dal "vento solare", i quali combinandosi con l'ossigeno presente sulla Luna avrebbero originato l'acqua. (repubblica.it)