Starbucks coffee

PANIFICAZIONE


Per Pasqua il mio uomo mi ha regalato questa meravigliosa macchina del pane
Evidentemente è convinto che io possa ingrassare più di così.No, scherzi a parte, era una vita che desideravo la macchina del pane e lui mi ha fatto questa clamorosa sorpresa pasquale (vabbè che me l'ha spedita dopo Pasqua, ma è lo stesso).La scatola è rimasta in camera mia per un paio di giorni perchè, causa lavoro matto e disperatissimo, non avevo neppure il tempo di tirare fuori il mio nuovo gioiellino culinario per dargli un'occhiata, fino allo scorso venerdì, quando ho deciso che era giunta l'ora di provarla e sono rincasata prima.Che preparo?La scelta cade su un panbrioche, anche visto che era avanzata una quantità incredibile di cioccolato delle uova.Reperisco una veloce ricetta online, infilo gli ingredienti come da istruzioni (per chi non lo sapesse: prima i liquidi e poi i solidi) ed avvio il programma.Tralasciando il fatto che ho del tutto ignorato il beep della macchina che mi avvertiva di integrare gli ingredienti dopo il secondo impasto (nella fattispecie il cioccolato), dopo circa due ore mi sono avvicinata all'oblo per vedere come stava andando la lievitazione e quello che ho potuto constatare è che una massa informe semiliquida giaceva sul fondo del cestello immota.Chiamo l'artefice del mio regalo (che per inciso è un gran bravo massaio ed ha molta più dimestichezza di me con la macchina del pane), gli spiego il problema e lui mi dice che ovviamente ho sbagliato tutto. Mi consiglia di spegnere il programma e per non perdere gli ingredienti, di aggiungere tanta farina fino a che la massa non assume la forma di una bella palla.Faccio come mi dice, il tutto mentre lui resta al telefono con me, riavvio il programma ed aggiungo gradatamente farina. La palla aveva iniziato a prender forma fino a quando la linguetta adesiva che teoricamente dovrebbe chiudere il pacco di farina, ma che in pratica è lì solo per amicizia non vola e finisce nell'impasto!Nel giro di qualche istante viene inglobato completamente nell'amalgama e sparisce. Comincio a piangere, anzi no, bestemmio nel vano tentativo di riacciuffarla mentre la macchina sta allegramente impastando.Ad un certo punto si ferma ed io deciso che prima che ricominci devo assolutamente ritrovare la linguetta adesiva. Infilo le mani nella impastatrice e comuncio a ravanarci dentro ma niente, la linguetta pare essersi dissolta nel nulla cosmico.Mentre proseguono le mie giaculatorie e mentre inveisco contro tutti i santi del calendario (superfluo dire che lui, iss' o malamente, quello che mi ha donato la macchina, se la rideva allegramente manifestando tutto il suo disappunto sulla mia sbadataggine) mi sovviene di spegnere di nuovo il programma per dedicarmi alla pesca miracolosa in tutta calma e così faccio.Ravano un altro po' con le mani nell'impasto, finchè la scorgo là, in fondo, placidamente incastonata nel panetto, quella stronzissima linguetta (già stavo immaginando di inventarmi una sorta di gioco a premi l'indomani per la mia famiglia sul fortunato che avesse trovato nel panbrioche la linguetta, un po' come quando tanti anni fa nella scatole di confetti si doveva trovare il cuore d'oro).Mi lavo le mani, l'impasto è ovunque, pulisco alla bene e meglio la cassetta e la reinfilo dentro alla macchina.Riavvio il programma.Crollo addormentata visto che nel frattempo erano le 23.30.Mi sveglio, intorno alle 3 e mi ricordo del mio primo esperimento con la macchina del pane. Corro in cucina per vedere -a quest'ora dovrebbe aver terminato anche la cottura penso- sollevo il coperchio ed il mio primissimo capolavoro giace bello pimpante, ancora tiepidino nella cassetta.Bello, penso. Torno in camera mia e mi riaddormento felice. Ecco qui e qui cosa è venuto fuori da una sequenza di ingredienti impastati tre volte e rimaneggiati alla bene e meglio.Tutto sommato è stato facile preparare il panbrioche!P.S. Naturalmente sono caduta nella terribile dipendenza da macchina del pane, ed il giorno dopo -ieri- ho preparato un delizioso pane alle olive che è sparito in poche ore e sicuramente oggi preparerò qualcosa d'altro.