Stefano Patti

A mio padre e mia figlia (di Stefano Patti)


Sono grandi le mani di un papà,sempre piene di dolcezza, anche se ruvide,sempre calde e accudenti, anche quando fredde e dolenti,sono forti le mani di un papà,anche se piene della stanchezza di tutta una vita.E' ricco il sorriso di un papà,anche quando nasconde un oceano di tristezza,dà coraggio, anche se appena accennato,nello sforzo di vincere tutte le paure,quelle che affliggono ogni figlio d'uomo.Sono grandi gli occhi di un papà,sempre pieni di orgoglio e ammirazione,anche quando appartengono a un uomo mortificato,umiliato dagli eventi e dagli invidiosi,gioiosi, anche se pieni di lacrime mai piante.Sono larghe le spalle di un papà,anche quando si stringono nel freddo dell'inverno,pronte a portare il peso di un'altra vitanonostante non riescano più a sostenere il proprio,sempre sicure, anche se curve e piegate.E' gigante il cuore di un papà,capace di contenere tanto amore quanto dolore,pronto a battere ogni istante, per dare il ritmoe accompagnare il cuoricino di ogni figlio,invincibile anche quando malato o spezzato.E' immortale l'amore di un papà,anche se gli anni passanoe il tempo consuma la carne e disperde gli affetti,resta lì, accanto a quel figlio per cui è vissuto,anche quando quel figlio è diventato padre. ( di Stefano Patti)