Stefano Patti

Essenza (di Stefano Patti)


Io che cammino a metà tra il cielo e gli inferisono il tormento degli angeli e l'invidia dei demoni,custodisco il segreto della morte,ragione e fine di questa vita,eccelso pregio del mio essere uomo.L'eternità oltre il finito è un vantosì che gli spiriti senza corpoguaiscono nel calore del mio sangue,nessuna verità da trovare alla fine dei giorni,nessun desiderio oltre il pensiero.Vivo e muoio e sono uomo,eccomi, presente al passato ed al futuro,signore del bene e del male,sacerdote indiscusso di dei e di dee,vate e profeta di miti e di culti.Io creo, credo ed adoro,amo, temo e disconosco,volgo vivo e perfetto il mio sentirein alto o in basso al mio patire,e scrivo e cancello i nomi che già conosco.Chi siete voi che vivete senza morire?Nulla che possa dominarmi,niente in confronto a me che conosco la morte!Non si consacra ara senza il mio sangue,non si edifica tempio senza il mio sudore,inchinati o eterno al tuo suddito,prostati signore al tuo servo,le mie preghiere ti saziano e tu hai fame.La quadratura del cerchio nella finitezza del mio tempo,dove il ternario incontra il quaternariotu, divino, ti nascondi al mio sguardo,consapevole che il setteè la summa perfetta di te e di me.La via umida per la via seccahai barattato con l'inganno,ma a me appartengono i due fuochie con la spada nella destrae la freccia nella sinistra, tu mi temi.Dagli inferi il fuoco che infiamma le ali della fenice,dal cielo Bennu, eterna e immortale,dall'uomo le ceneri di risurrezione,siccome l'essenza del divino, eterna,custodisce, perfetta, la mortalità dell'uomo.(di Stefano Patti)