Stefano Patti

Estasi (di Stefano Patti)


Dammi il senso di questi giorni,oltre le folli chimere dei sogni,fa ch'io lo comprenda col cuoreed assurga infine vincitore,sopra il mesto sentore di inutili bisogni.Manifestami l'estasi della quale ti adorni,il desiderio che silente segna i contorni,atavici e invitti del tuo schietto furoreche ingenuo porge la guancia e poi muore,reo soltanto di non aver compreso il dolore.Concedimi il braccio sicuro per questi dintorni,sì che il passo inceda certo sui viali disadorni,e lo sguardo profondo alla realtà ritorniseguendo il volo dei chiassosi storni,che ignari arano del cuore il torpore.Porgimi l'essenza di quel vuoto colore,che sobrio di luce tinge opaco l'umore,ed io ubriaco dei riflessi del sole,sosterrò per te il disagio di presagi informi,dipinti di sbieco sui ricordi di notti insonni.Donami preci redentrici di culti abnormisì che vate e poi vittima di un dio minorepossa io invocare i nembi per riparar l'onoredissacrato dalla vanità di un falso candoresvilito e consunto dall'umano orrore. (di Stefano Patti)