Stefano Maciocchi

Guardie e ladri


Siamo proprio uno strano paese. In genere chi è intercettato dalle forze dell’ordine ed esprime dichiarazioni illegali (o che non sono consone con il ruolo che ricopre) si fa da parte, in attesa che la vicenda si chiarisca. In Italia invece sono messi alla gogna i mass media che divulgano le intercettazioni e che ci fanno capire il livello di marciume in cui versano le istituzioni del nostro paese; persino i responsabili che hanno ordinato le intercettazioni se la passano peggio degli intercettati: è di poche ore fa la notizia che è stato azzerato il vertice della Guardia di Finanza della regione lombarda. Sono stati rimossi e messi a disposizione dei superiori (mi ricorda tanto una mozione del 17 maggio 2005…) gli alti ufficiali che sono stati i protagonisti delle indagini più clamorose di questi ultimi anni: Parmalat, AntonVeneta e, soprattutto, Unipol (quella delle intercettazioni Consorte-Fassino). Il buon Vincenzo Visco, sottosegretario all'Economia con delega sulle Fiamme Gialle deve aver ricevuto un ordine perentorio dal duo D’Alema-Fassino: fare piazza pulita di tutte le “maldicenze” relative ai “furbetti del quartierino” ed alle coop rosse. D’altronde il sottosegretario in questione non è proprio in sintonia con le forze dell’ordine visto che è stato condannato definitivamente dalla Cassazione nel 2001 per abusivismo edilizio, a causa di alcuni ampliamenti illeciti nella sua casa a Pantelleria: 10 giorni di arresto, 20 milioni di ammenda e la demolizione delle opere abusive. Bel curriculum per un sottosegretario delegato alle Fiamme Gialle!