Stefano Maciocchi

Guerra e pace


Quando Caino uccise Abele l'umanità iniziò ad interrogarsi sul significato della violenza come risposta ad altrettanta violenza. E già da allora sembrò che rispondere alla brutalità con truculenza ed infamia fosse un errore catastrofico. L'odio genera odio, innesca spirali di violenza in cui non è più possibile distinguere la vittima dal carnefice, l'eroe dal tiranno.Le popolazioni slave del sud, ossia gli ex yugoslavi, hanno sperimentato sulla loro pelle la fondatezza della teoria dell'odio ed il sangue che ha percorso la Croazia e la Serbia non ha minimamente contribuito al raggiungimento della pace. Solo un lungo ed estenuante lavoro di mediazione da parte della comunità internazionale è riuscito a fermare gli eccidi e ad assicuarare alla giustizia i criminali che si sono macchiati di orribili omicidi e di vili pulizie etniche.Ma la storia non viene mai ascoltata. C'è qualcuno che è convinto che la pace si possa esportare con le bombe: non è un fesso qualunque ma il presidente della nazione più potente del mondo, George Bush Jr.. Il petroliere texano adopera la legge del taglione al posto della politica estera, per ogni americano ucciso due o tre bombe più o meno intelligenti sulla popolazione dell'impero del male di turno: ieri l'Afghanistan, oggi l'Iraq, domani l'Iran o chissà.L'argomento della ritorsione all'efferato attentato delle Twin Towers è debole: solo un popolo di disperati può allevare dei kamikaze pronti all'immane sacrificio. Se, dalle guerre coloniali ad oggi, l'Europa e gli Stati Uniti avessero rispettato la libertà e la dignità dei popoli che invece furono conquistati col ferro e col fuoco nessuna torre sarebbe stata fatta cadere. I mostri nascono dal sonno della ragione ma anche dalla privazione dei diritti elementari dei popoli. Se in Palestina, al posto dei campi di concentramento e dei muri, ci fossero scuole, case, ospedali e lavoro nessun israeliano sarebbe stato ucciso dagli attentati degli Ezbollah. I martiri di Alhaxa sono figli di Sabra e Chatila e i prossimi attentatori saranno i padri ed i fratelli dei bimbi trucidati a Canah dalle bombe dell'esercito israeliano. Solo la pace è la soluzione, solo portando benessere alle popolazioni più povere e deboli potremo avere un futuro di pace per i nostri figli. Perchè "tutto è perduto con la guerra, niente è perduto con la pace".