Stefano Maciocchi

Di tutto, di piu'


Le elezioni sono avvenute quattro mesi fa ed hanno sancito la "striminzita" vittoria del centrosinistra.La maggioranza degli italiani ha mandato a casa gli inquilini della Casa delle Libertà, che di libertà se ne sono presa davvero parecchia. Non si era mai vista, in sessant'anni di democrazia, una spoliazione e delegittimazione sistematica dello stato sociale. La magistratura, la scuola e gli ospedali sono stati massacrati da una classe politica che, in nome del liberismo, intendeva favorire gli amici degli amici.Anche l'informazione pubblica è stata fatta a pezzi senza alcun pudore. L'editto bulgaro dell'ex presidente del consiglio si è abbattuto su Santoro, Luttazzi ed Enzo Biagi. Non c'è stato verso: i tre personaggi sono stati epurati e ad essi è stato impedito di svolgere liberamente il proprio lavoro, come nel più sgangherato stato sudamericano. Ad oggi gli oscuri travet della RAI che hanno effettuato questa pulizia professionale sono ancora ai loro posti, con i glutei ben piantati nelle loro poltrone di Viale Mazzini. C'è ancora Petruccioli, presidente Rai e uomo DS, che è andato a casa del nano di Arcore a prendersi l'investitura; c'è ancora Clemente Mimun, direttore del TG1, che ha fatto diventare il telegiornale del primo canale Rai uno spot berlusconiano gratuito. E poi ci sono i figli, le mogli, i nipoti, le amanti e le mantenute di tutto l'arco costituzionale. Loro hanno tutto il diritto a lavorare in Rai e a produrre sterco spacciato per reality. Enzo Biagi no, ancora è lì che aspetta, in dignitoso silenzio, senza elemosinare niente. E intanto tutta Europa ci ride dietro.