Stefano Maciocchi

Al rogo, al rogo 


Lo stato di diritto è quanto di più importante possa esserci in una democrazia, perchè fornisce l'insieme di norme che regolano i rapporti tra i cittadini e lo stato. Ed una democrazia non può tollerare che qualcuno si intrometta nella vita altrui, intercettando le conversazioni senza autorizzazione della magistratura.Però, se in queste intercettazioni venissero evidenziati estremi di reato, occorrerebbe fornire agli inquirenti tali informazioni, affinchè la macchina della giustizia possa mettersi in moto.Ed invece l'ineffabile ministro della Giustizia Mastella, supportato dalla stragrande maggioranza di deputati e senatori di entrambi gli schieramenti, ha deciso di mettere tutto al rogo, dando il via al secondo grande inciucio della sua poco onorevole carriera.Peccato! In queste intercettazioni avremmo saputo un bel po' di segreti di Pulcinella, ossia tutte quelle cose che sospettiamo da anni ma che nessuno ha l'onestà di denunciare.Avremmo finalmente capito perchè un partito come l'UDEUR, che racimola un grappolo di voti in tutta Italia, riesce ad ottenere uno dei ministeri più importanti di una legislatura; avremmo saputo il vero motivo che ha impedito di fare la legge contro il conflitto di interessi nel precedente governo autoproclamatosi di centro-sinistra; ci sarebbero stati maggiormente chiari i rapporti tra i leader politici e gli "scalatori delle OPA"; avremmo capito meglio il senso di grosse carriere giornalistiche nella televisione, di stato e non, e nella carta stampata. Insomma qualche parassita di destra, di centro e di sinistra avrebbe dovuto lasciare il proprio scranno privilegiato ed avrebbe intrapreso la strada verso le patrie galere.Invece non lo sapremo mai, almeno non ufficialmente. E Clemente Mastella continuerà a preparare inciuci graditi a tutti i parlamentari. Alla faccia nostra.(il link dell'immagine è tratto dal sito di Repubblica.it)