Stefano Maciocchi

Il declino della sinistra


Ieri si è svolta a Roma una meravigliosa manifestazione, di grande valenza politica e sociale: migliaia di lavoratori precari hanno sfilato per sensibilizzare l'opinione pubblica contro il cancro della precarietà che ha invaso il mondo del lavoro. La gente è stanca di votare partiti che si autoproclamano di sinistra, come i DS, e che regolarmente disattendono le speranze di equità e giustizia sociale, venendo a compromessi con i soliti poteri forti del salotto marcio italiano.Guardiamo in faccia la realtà: lo scollamento dei partiti di sinistra con il tessuto sociale del paese è diventato incolmabile. La gente ha sete di giustizia e gli viene propinato l'indulto. Il sottosegretario Visco (area DS, condannato in via definitiva per abuso edilizio) con delega alle Fiamme Gialle, appena si insedia tenta di smantellare l'organigramma della Guardia di Finanza della Lombardia, protagonista dei migliori successi investigativi degli ultimi anni (Parmalat ed Unipol). E, per quelli di corta memoria, va ricordato che i co.co.co sono stati inventati non dal cavalier Silvio Berlusconi, ma da Tiziano Treu nel precedente governo di centro-sinistra, circa dieci anni fa, con i risultati che sono sotto agli occhi di tutti.Ci siamo liberati di Berlusconi, almeno per il momento: se non ci saranno segnali di svolta a sinistra, con un minimo di ricambio generazionale, ci ritroveremo il nano di Arcore dentro palazzo Chigi prima di quanto possiamo temere. Con l'aggravante di una società stanca di tutte le coalizioni politiche, esposta a derive populiste e liberticide.Forse siamo ancora in tempo: è preciso dovere di chiunque abbia a cuore le sorti del nostro paese chiedere un completo ricambio del fallimentare establishment dei DS, Fassino e D'Alema, tanto per non far nomi. Hanno consegnato il paese a Berlusconi perdendo inopinatamente le elezioni nel 2000, senza aver minimamente fatto qualcosa di sinistra. Dopo nemmeno cento giorni di governo sono riusciti a far scendere in piazza persino i propri sottosegretari. Cosa stiamo ancora aspettando, quante altre sconfitte dovrà sopportare il popolo prima di mandarli a casa e definitivamente.Occorrono nuove primarie, in cui i candidati non siano i soliti cadaveri eccellenti imposti dal partito: sia il popolo di sinistra a decidere chi è degno di rappresentarli. Questa è democrazia, il resto è solo brama di potere e corruzione.(il link dell'immagine è tratto dal sito repubblica.it)