Vaga_Mente...

18 FEBBRAIO


Ogni anno, in questo giorno, non posso fare a meno di tornare indietro con la memoria. E oggi, indietro, ci vado di vent’anni, anche se tutto è ancora talmente nitido che mi sembra ieri.Sei nato non perché ti desideravo particolarmente. Allora non pensavo ad un figlio come ad una tappa imprescindibile per la mia realizzazione di donna e nemmeno come ad un tassello obbligatorio per potere dare un significato alla parola famiglia.  Sei stato piuttosto il frutto di un gesto d’amore verso tuo padre, un regalo che gli ho fatto e che lui desiderava tantissimo.Molto presto però mi sono resa conto che il regalo l’avevo fatto a me stessa e da allora sei TU che lo fai a me, giorno dopo giorno, anno dopo anno, con la tua presenza, la tua forza, il tuo carattere meraviglioso che non assomiglia certo al mio.Sei rimasto dentro di me oltre il termine consentito, proprio non ne volevi sapere di vedere la luce e così hai trovato il sistema di fare il diavolo e quattro e  trasformare la tranquillità di un sabato mattina nel panico più totale.Quando mi sono svegliata tu non eri vicino a me,  c’era solo tuo padre. Ricordo benissimo quel momento…avevo una paura folle che fosse andato storto qualcosa. Ho tralasciato di chiedergli il sesso, che non avevo voluto sapere in anticipo. Gli ho chiesto solo se eri sano, se avevi tutte le dita, l’ho implorato di giurarmi che quello che mi stava dicendo era la verità. Lui ancora mi prende in giro quando ne parliamo …perché non smettevo di dirgli “giura…giura!!” (sempre ottimista io).Poi finalmente ti ho visto, ti ho tenuto tra le braccia…con quel maglioncino bianco e rosso, i pugni chiusi…ho capito che non avrei avuto più scampo. Amore a prima vista, di quelli che subito hai la matematica certezza che non finiranno mai.Ora in braccio mi prendi tu…sai quando mi carichi sulle spalle, mi porti in giro per casa e poi mi fai cadere, pancia all’aria, sul letto? Mi fai un po’ male con quelle braccia che stringono forte, ma non te lo dirò mai perché mi piace troppo. E mi sento una privilegiata ogni volta che hai voglia di giocare con me, di parlare, di confidarti, di condividere la tua vita. Sono orgogliosa del giovane uomo che sei diventato…quando siamo a zonzo insieme e mi abbracci, dicendo che sono la tua puffetta, io mi stimo da morire.  E se a tanti posso sembrare troppo sdolcinata,  sai che ti dico tesorino? Io me ne frego assai, è  solo invidia, lasciali pure rosicare, io i tuoi abbracci e i tuoi baci  me le prendo tutti. Verrà il giorno in cui te ne andrai e non me li darai più.Ti chiedo scusa se ultimamente mi hai visto schizzata (come dici tu) silenziosa, seria, assente. Mi rendo conto di avere contribuito a rendere pesante l'aria di casa, ma non potevo fare diversamente.E’ stato un periodo pesante, difficile da affrontare, tante cose non hanno girato per il verso giusto. Dalla stanchezza ho mollato un po’ la presa, ho dovuto prendermi il mio spazio per rigenerarmi, trascurandoti un pochino, lo so.Ho fatto il possibile per nasconderti il mio stato d’animo, per proteggerti, per non darti pensiero, ma quando, alcune sere fa,  ti ho sentito dire “Mamma…finalmente ridi, sei sempre così seria”…ecco lì ho capito che non ci ero riuscita. Perdonami.Ma ora mi ci metto d’impegno sai...promesso.Quindi preparati perché la tua mamma scassapalle sta per riprendere il controllo del suo ruolo ...ok?Tanti auguri ammmore della mamma.T.V.B. ...tanto per essere moderna :-)