Si presenta sulla porta dell'ufficio stropicciandosi gli occhi...praticamente è ancora a letto. Prima mi dice che i pezzi sbagliati e da rendere non sono più 43 ma 40 ...della serie ecco perché ho imparato a non fare più le cose subito: è certezza matematica che debbano essere rifatte. Poi mi chiede di chiamargli il fornitore incriminato (perché ovviamente anche a lui deve rettificare tutto quello che gli aveva comunicato ieri) ma quando sto per trasferire la chiamata mi risponde un altro collega!!...piccolo particolare: non si era reso conto di non avere con sé il cordless!! Dimenticavo...i pezzi da rendere sono usciti male perché LUI aveva sbagliato il disegno e non per colpa del fornitore...dettagli.E' un nuovo collega di origine peruviana, tanto gentile per carità , ma vive in un mondo tutto suo.Sarà l'aria rarefatta delle Ande che li rende tutti così rallentati?Se da una parte invidio questa calma, questo modo di farsi rimbalzare le cose addosso senza che ti sfiorino minimamente, dall'altra non la sopporto proprio, mi innervosisce. Gli vorrei dare una scarica di corrente...è più forte di me. Mi chiede le cose con l'atteggiamento di chi cammina sulle uova, con un filo di voce, grattandosi la testa, giri di parole infiniti per arrivare al dunque (e spesso non ci arriva).Ho forse mai mangiato qualcuno?Ammettiamo pure che io mi sia un tantino inacidita, ma almeno sul lavoro faccio il possibile per non darlo a vedere. Non a caso sono la "prezzemolina" dell'azienda e, sempre non a caso, mi sarei anche già un po' rotta i cosiddetti di fare da badante ai nuovi arrivati.Ok.....la giornata può solo migliorare, ma ho buone prospettive.P.S. E per concludere scrive il mio nome mettendo le doppie dove non ci vanno. Che dite...glielo faccio notare?
QUISQUILIE
Si presenta sulla porta dell'ufficio stropicciandosi gli occhi...praticamente è ancora a letto. Prima mi dice che i pezzi sbagliati e da rendere non sono più 43 ma 40 ...della serie ecco perché ho imparato a non fare più le cose subito: è certezza matematica che debbano essere rifatte. Poi mi chiede di chiamargli il fornitore incriminato (perché ovviamente anche a lui deve rettificare tutto quello che gli aveva comunicato ieri) ma quando sto per trasferire la chiamata mi risponde un altro collega!!...piccolo particolare: non si era reso conto di non avere con sé il cordless!! Dimenticavo...i pezzi da rendere sono usciti male perché LUI aveva sbagliato il disegno e non per colpa del fornitore...dettagli.E' un nuovo collega di origine peruviana, tanto gentile per carità , ma vive in un mondo tutto suo.Sarà l'aria rarefatta delle Ande che li rende tutti così rallentati?Se da una parte invidio questa calma, questo modo di farsi rimbalzare le cose addosso senza che ti sfiorino minimamente, dall'altra non la sopporto proprio, mi innervosisce. Gli vorrei dare una scarica di corrente...è più forte di me. Mi chiede le cose con l'atteggiamento di chi cammina sulle uova, con un filo di voce, grattandosi la testa, giri di parole infiniti per arrivare al dunque (e spesso non ci arriva).Ho forse mai mangiato qualcuno?Ammettiamo pure che io mi sia un tantino inacidita, ma almeno sul lavoro faccio il possibile per non darlo a vedere. Non a caso sono la "prezzemolina" dell'azienda e, sempre non a caso, mi sarei anche già un po' rotta i cosiddetti di fare da badante ai nuovi arrivati.Ok.....la giornata può solo migliorare, ma ho buone prospettive.P.S. E per concludere scrive il mio nome mettendo le doppie dove non ci vanno. Che dite...glielo faccio notare?