Vaga_Mente...

GIOCHIAMO?


Ero in edicola e c’era la solita calca di gente in fila per comprare biglietti della fortuna, gratta e vinci (ormai di tutti i tipi)  o giocare numeri al lotto. Ogni volta mi stupisco nel vedere  quante persone si sputtanano decine e decine di euro  per inseguire un sogno (perché di questo si tratta) solo affidandosi al fato.Salvo botte di lato B  inenarrabili, e proprio per questo molto rare, il più delle volte il sogno resta tale e ci si ritrova con la tasca più vuota di prima.Eppure non demordono. Continuano a giocare se perdono, ma continuano a farlo anche quando vincono!! Ne ho visti tanti che dopo avere vinto 5, 10 euro non se li sono tenuti, anzi. Li hanno reinvestiti, se di investimento si può parlare,  subito in altri biglietti. Come se si dicessero “oggi sono fortunato, perché accontentarmi di così poco? Chi non risica non rosica”…Dammene un altro!Mi fanno tristezza questi giocatori incalliti (quanti pensionati poi). Penso che sia una chiara dimostrazione di quanto stiamo messi male. Sarà sicuramente psicologia spicciola la mia, ma credo che dietro alla speranza  di vincere  per cambiare il proprio destino, si nasconda piuttosto  il desiderio di provare un emozione, un brivido, quell’eccitazione che si prova mentre sei lì che aspetti di sapere il responso della sorte. Ma dalla dea bendata, ovvero da una che non ci vede proprio benissimo,  cosa possiamo aspettarci? Quella dove arriva, arriva….spesso dove non importa, vorrei aggiungere.La cosa poi che mi fa incavolare è che nonostante tutte le campagne fatte per contrastare la dipendenza dal gioco d’azzardo, scommesse, poker on line, puntate sconsiderate e chi più ne ha più ne metta, scopro che alla tv fanno la pubblicità!!!!!Certo, ti mettono in guardia dicendo  “Gioca responsabilmente” oppure “Gioca senza esagerare” come se così facendo la loro coscienza ne uscisse magicamente  linda e indenne dal senso di colpa.Ogni volta che vedo passare lo spot mi chiedo come può lo Stato incentivare il gioco d’azzardo con messaggi e campagne pubblicitarie di questo tipo. Lo considero un  modo bieco ed ipocrita per trarre profitti, per ingrassare  le sue casse (che però all’occorrenza sono magrissime)  speculando sulla situazione precaria di molti cittadini che vedono nel gioco una possibilità per vivere meglio, magari solo per un po’.Bah…contraddizioni dell’Italia.Comunque tornando all’edicola…mentre aspettavo noto una signora che si avvicina alla titolare del negozio (la Patty) dicendole che vuole giocare dei numeri perché ha fatto un sogno. E fin qui, niente di strano. La Patty le dice “dimmi pure i numeri” . Al che la signora le si avvicina, la prende un po’ in disparte e comincia a parlare sottovoce, fitto fitto. Per farla breve le ha raccontato tutto il sogno per filo e per segno e la  povera Patty ha dovuto improvvisare un' interpretazione seduta stante e prendersi pure la briga di  tradurla in potenziali numeri vincenti!Il tutto ovviamente mentre la fila aumentava e la pazienza (mia) finiva.Chissà se la Patty ci ha azzeccato?