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GIROVAGANDO TRA LE MIE CONTRADDIZIONI, TRA FOLLIA E NORMALITA'

 

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MUMBLE MUMBLE

Post n°193 pubblicato il 21 Ottobre 2016 da fuoco.e.cenere

Ecco dove sta la soluzione, più facile di così si muore, eppure....

Cosa ci porta a pensare questa affermazione?

Alla gratitudine? Alla riconoscenza? All'accettazione del tutto?

Oppure

Alla rinuncia? alla rassegnazione? alla mancanza di coraggio?

C’è chi ha detto che “se hai una casa, cibo sulla tavola, qualche buon amico e una famiglia che ti ama” sei molto più ricco di quanto credi.

Io SONO ricca, lo sono sempre stata.

E allora perché questa consapevolezza non solo non mi basta, ma non mi impedisce nemmeno di desiderare ancora?

Mi sta venendo un sospetto: sarò mica incontentabile?

 

 

 

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Commenti al Post:
moon_I
moon_I il 21/10/16 alle 17:14 via WEB
...io trovo che ci sia una quasi contraddizione, perché ci sarà stato sicuramente un momento in cui quello che ora si ha era qualcosa che si desiderava avere, quindi è logico il tuo pensiero che non significa essere incontentabile ma aggiungere costantemente seppur gradualmente qualcosa a quello che già si possiede, perché la fiamma che alimenta il desiderio di ciò che si ha si rinnovi continuamente...credo, ma forse mi sono incartata :)...vabbè ne approfitto per lasciarti un saluto :)...G...
 
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 21/10/16 alle 22:40 via WEB
No, non ti sei affatto incartata Moon. E' proprio quello che intendevo dire :-) Un saluto a te.
 
Estelle_k
Estelle_k il 22/10/16 alle 13:56 via WEB
Aggiungerei un altro Mumble ai tuoi due...;), sì perchè hai toccato un bel argomentino. Nel momento in cui si ottiene ciò che si desidera nasce un altro desiderio. Se non subito...dopo un po'. Non direi essere incontentabili...ma diversamente soddisfatti..(rido). Mettiamola così...dipende di cosa si parla. Se il genere umano si fosse accontentato molte scoperte importanti in vari campi non sarebbero state fatte. Diciamo che ci dev'essere sempre un buon senso fra quell'accontentarsi sfumato di gratitudine e quella rincorsa intrisa di desiderio a migliorare...:)
 
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 02/11/16 alle 16:24 via WEB
Elabori sempre le mie sintesi che è una meraviglia :-)
 
EMMEGRACE
EMMEGRACE il 22/10/16 alle 18:53 via WEB
Io ci aggiungerei anche: CHI SI ACCONTENTA GODE! La Vita è bella comunque, vissuta per quello che ci regala giorno dopo giorno. Enjoy Fuochinaaaaaaa! Ciaooooooooo https://www.youtube.com/watch?v=3GwjfUFyY6M
 
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 02/11/16 alle 16:31 via WEB
Enjoy it...quando si può :-)
 
Web_London
Web_London il 24/10/16 alle 16:57 via WEB
Uhmmmm ... MUMBLE MUMBLE :-)))
 
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 02/11/16 alle 16:32 via WEB
Domanda trabocchetto :-))
 
oltre.lo.specchio
oltre.lo.specchio il 26/10/16 alle 17:00 via WEB
mumble...mia nonna diceva a volte.."il cuore dell'uomo non è mai sazio"..in certi casi riferendosi all'egoismo e alla voglia di emergere negativamente sugli altri, ma più spesso parlandone come se non fosse sazio di soddisfazione, non solo materiale, di benessere interiore che inevitabilmente ci porta ad aspirare a qualcosa in più..ciao Fuoco:)
 
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 02/11/16 alle 16:45 via WEB
Ben venga la seconda opzione della nonna :-)L'assenza di desiderio, qualunque esso sia, è un po' appassire lentamente no? :-)
 
hieronimusb
hieronimusb il 26/10/16 alle 18:39 via WEB
Distinguerei tra il desiderare cose terrene e la continua ricerca della felicità , di una crescita interiore, della soddisfazione delle proprie aspettative che, grazie al cielo, non sono la stessa cosa
. Da questo punto di vista se avessimo già tutto sarebbe la perfezione, non ci sarebbe più spazio per alcun sogno, alcun ideale, saremmo praticamente ...morti.
Ed allora ben vengano le continue irrequietudini, perchè sono quelle che ci permettono di guardare indietro alla nostra vita ed essere soddisfatti di noi del nostro cammino, il che ci permette di guardare al futuro con ottimismo "Se tante cose le abbiamo fatte, altre le faremo ancora :o)
 
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 02/11/16 alle 17:04 via WEB
Quindi tu dici che le irrequietudini passate e presenti siano necessarie per guardare al futuro con ottimismo? Uhmmmm...mumble, mumble :-)
 
   
hieronimusb
hieronimusb il 02/11/16 alle 21:27 via WEB
No, io dico che le irrequietudini servono a sentirsi vivi, a fare cose di cui saremo orgogliosi, a costruire un "IO", che ci piace e con cui possiamo guardare al futuro con la consapevolezza di chi non sa dove andare, ma sa che ovunque andrà si troverà in un bel posto .
 
     
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 03/11/16 alle 22:37 via WEB
Allora sì, mi sento viva :-)
 
Stolen_words
Stolen_words il 29/10/16 alle 13:53 via WEB
sei umana:) La felicità non dev'essere un punto d'arrivo , che poi a pensarci bene: cos'è ? quanto dura? io sono per la serenità interiore che dice tutto. Buon fine settimana :)
 
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 02/11/16 alle 17:04 via WEB
Mi pare un ottimo compromesso Juliet :-)
 
andrew_mehrtens
andrew_mehrtens il 29/10/16 alle 19:07 via WEB
In disordine: Felicità che si ha non è avere quello, ma desiderare quello che si desidera.
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 02/11/16 alle 17:05 via WEB
In disordine, ma d'accordo con me mi pare. Invertendo l'ordine dei fattori, il risultato non cambia :-)
 
fosco6
fosco6 il 02/11/16 alle 18:24 via WEB
Se gli esseri umani si fossero accontentati della loro condizione anche quando poteva sembrare sufficientemente gradevole e apprezzabile non avremmo fatto grandi passi avanti. L'essere incontentabile è insito nella natura umana, quindi essendo tu parte di questa nostra specie hai anche questa caratteristica, magari più accentuata che in altri.
L'uomo tende all'impossibile e all'infinito, tanto è vero che pur potendogli bastare la Terra ove vive, almeno per ora, prepara viaggi su altri pianeti e in futuro verso le stelle, perché il desiderio di conoscenza e di esplorazione non ha limiti. Così anche nel quotidiano, pur avendo un buon lavoro, una casa, del cibo e degli affetti, degli amici, magari anche dei buoni vicini, tutte le persone, chi più chi meno, pur essendo consapevoli di esere stati fortunati rispetto ad altri che hanno molto meno, tendono a sognare qualcosa di più e/o di diverso non tanto e non solo in campo materiale ma anche e soprattutto nello spirito, perché è la sfera emotiva quella che più ha fame di sollecitazioni.
Naturalmente c'è chi vegeta e sopravvive soltanto, ma chi vive, chi è curioso, chi ha bisogno di abbracciare campi ancora più vasti e profondi o comunque di navigare nel Mondo e nelle coscienze, porterà sempre dietro di sé un minimo di insoddisfazione che può essere placata solo dalla ricerca di nuove mete e di nuovi sogni, di nuove esperienze, di nuove scambi, di nuove suggestioni, di nuovi traguardi.
Questo non significa declassare il presente e ciò che si è già conquistato, magari anche con fatica, perché anche il più ricco del Mondo, anche chi è circondato da mille affetti probabilmente coltiva ancora desideri e ambizioni, a cavallo sempre tra il possibile e l'impossibile.
Parlo naturalmente di persone che, come dici tu, hanno già tutto quello che potrebbero desiderare per essere contente, perché se si è insoddisfatti per motivi reali (bisogni anche semplici non appagati, tenore di vita sotto la norma), o perché non riempiti del tutto nei sentimenti, allora si parla di altre cose, molto più terrene e comprensibili...forse dovresti leggere meglio in te stessa e vedere se la tua insoddisfazione ha motivazioni esistenziali universali o ti senti tarpata da qualcosa o da qualcuno nella tua vita di tutti i giorni o smeplicemente nonostante gli affetti di cui sei ricca, non senti di essere completamente realizzata, nel lavoro, nella vita sociale e famigliare o nella sfera affettiva...insomma distinguerei tra desideri e sogni, i primi forse ci dilaniano perché magari non li otteniamo pur se sono raggiungibili, i secondi anche quando sono impossibili ci aiutano a volare e quindi danno colore alla nostra esistenza.
Voglio dire che se ci manca qualcosa pur avendo tutto, forse non è così vero che abbiamo veramente tutto, almeno sul piano affettivo...se siamo invece ampiamente appagati ma sentiamo il bisogno di andare oltre lo stesso, questa è solo una caratteristica dell'animo umano che in alcuni è molto presente, in altri più fioca, ma che è comunque sintomo di intelligenza che ci porta verso una ricerca continua, che per fortuna dell'umanità è così infinita che non sarà mai del tutto appagata.
Chissà se mi sono spiegato bene? ^_____^.
Ciao...CARLO.
 
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 03/11/16 alle 21:59 via WEB
Ti sei spiegato benissimo Carlo...che professore saresti altrimenti ? Scherzi a parte, apprezzo il tempo che hai dedicato a me e alla tua analisi più che dettagliata. La stessa analisi a cui sottopongo me stessa...sapessi quante volte mi succede. Suggerisci di distinguere tra desideri e sogni? Scelgo i primi, senza alcun dubbio. Ciaooooo
 
mpt2003
mpt2003 il 02/11/16 alle 19:44 via WEB
forse fa parte dell'essere umano desiderare, è come una spinta vitale....ma a volte desiderare troppo e male è deleterio.....confusione!!!
 
 
fuoco.e.cenere
fuoco.e.cenere il 03/11/16 alle 22:01 via WEB
Come ho detto qulche giorno fa a Sagredo, esageriamo nei desideri che a calare facciamo sempre in tempo :-)
 
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