Stelle Polari

Prima della grande fioritura


Castelluccio, Umbria. Fa molto freddo e una pioggia insistente riesce quasi a farmi dimenticare che oggi è l'ultimo giorno di maggio. L'ultimo giorno del mese, l'ultimo giorno di una decade personale che chiudendosi mi scaraventa in un altrove argenteo, in un'età non più di mezzo. Difficile restare indifferenti, anche se continuo a ripetermi ma chi se ne frega e poi cosa cambia. Cambia invece, eccome. E poi sono venuto fin quassù per la grande fioritura e qui piove e c'è vento e la fioritura ancora chissà. Un'auto celestina attraversa l'inquadratura, diretta a valle. Anche quello è un colore, penso, come il grigio scuro della terra umida in contrasto con il verde chiaro e il giallo delle prime coltivazioni. Scatto. Qualcuno più fortunato si godrà lo splendore delle infestanti, quello delle foto famose, tra quindici, tra venti giorni. Chi se ne frega. E poi cosa cambia. La mia foto ce l'ho. Nella macchina e dentro di me, nella memoria e nelle mie scarpe bagnate. L'auto celestina ormai è lontana e il lungo nastro d'asfalto ora è deserto e luccica di pioggia. Sorrido, ma nessuno mi vede.