VITA DA TIROCINANTE©

Ore 23:20


Vedere la pagina bianca sullo schermo e non sapere più da dove iniziare.Va bene, facciamo un passo indietro e ricominciamo tutto dall'inizio.Parto da alcuni pensieri che mi saltavano in testa questa mattina, mentre camminavo nel corridoio della neurochirurgia, con provette e materiale da prelievo.Pensavo a come tutto nella mia vita, per adesso, ha assunto un equilibrio precario.Di come, fino a due mesi fa, mi alzavo tutti i giorni alle 6 senza sentire la stanchezza e svolgevo il doppio del lavoro in reparto, tra i più pesanti dell'ospedale, senza sentirne il "peso" e la difficoltà.Oggi invece, ogni qual volta entro nella stanza di un malato, mi vengono in mente tutti i pomeriggi e le mattine passate all'ortopedico dalla nonna.Sento bruciare dentro tutte le volte che zitta ho ingoiato e sopportato l'incompetenza e (passatemi il termine) la strafottenza dei cosidetti colleghi, quelli che poi quando sei una tirocinate diventano pozzi di saggezza, quelli che ti fanno vergognare di appartenere a questa categoria.Per questo adesso cerco di essere più comprensiva e paziente di quanto già non lo fossi. E nascondo fragilità e insicurezze di fronte a una sofferenza che non si potrà mai cancellare.[.... ]Si riparte oggi.A piccoli passi e senza prendere rincorse.Perchè ho bisogno del mio tempo.Ho bisogno di camminare sulle punte sopra quel filo senza cadere e senza guardare in basso.Ho bisogno di nuove idee, di nuove soluzioni.Ho bisogno di tornare ad essere ME, con la divisa stirata e il fonendoscopio sempre al collo.Ma forse, più di tutto, ho bisogno di  S P E R A N Z A.CI RIUSCIRO'??