libere parole

Bert Kessler


Fu perché bestemmiai la Bellezza;ora vedo, qui tutto è più chiaro.Perché l’ala dell’uccello ho colpitoquando verso il tramonto volava. Nel tramonto volava l’uccelloho sparato, l’ho preso nell’ala;allo sparo, ancora più in alto,s’innalzava fra i raggi dorati. Nella luce dorata fra i raggi              si rovescia di colpo, poi cadecon le penne tutte quante arruffate,e una piuma che lenta cadeva.                        Mi avvicino scostando i cespugliquando vedo lo schizzo di sangue   e la quaglia scomposta che giacefra radici, distesa sul muschio. ………………… Fu perché bestemmiai la Bellezza,e non c’erano spine a tradirmi;ma qualcosa la mano mi prese,un dolore trafisse e gelò. E poi vedo il serpente a sonaglid’improvviso, con quegli occhi gialli,con la testa sommersa da anelli,un immondo viluppo di spire, col colore di cenere, oppure, delle foglie di quercia marcitecome stinte da foglie su foglie;son rimasto di pietra, guardavo quella testa che si ritraeva,lentamente le spire riaprirsi,e poi, mentre tornava a strisciare,son caduto afflosciato nell’erba.