libere parole

8 dicembre 2011


   (Balbettìo)    IQuesto silenzio è prezioso come l'oronulla lo può turbareneppure il mio pensieroDove sono stato tutti questi anni,che ho fatto, e perché?Lo so, è tutto chiaro. IIGli uccelli parlano lieviil vento mi ricorda che il tempo scorrerà.E' proprio giorno di festa,e gli uomini,nelle loro case,possono dimenticareil silenzio.Ma oggi ioin un istante ho saputo di essere vivoe ho nostalgia felice  di me IIICome dire?Ho trovato la mia pietrae il mio sole parla,basso, sulla collina,ma ancora abbiamo infiniti minutid'amoreorae i raggi bassimi fanno arcobaleni fra le cigliaPoi tutto scomparirà ancoraIVEcco, suonano le campaneantico ricordodi un immacolato desiderio d'amoreQuali parole?Altri uomini urlanopaura, dolore, sgomento.VEppure vivo.Quale scelta fuquale dolorequale abissoquale inganno...Padre,sono tuo figlio.Essere degno di tanto padre?Confusa speranza.Madre,sono tuo figliochiara speranza di un abbraccio,di un pianto.VIConfuse  paroleQuesto silenzio valeuna vitadi grida  di stentie di infernomentre altri inferniribollono lenti,insidiosi,feroci,vicini,   viviChe dire?ho trovato me stessoera lì mi aspettava ancoraè tutto chiaroScomparirà ancora,lieve.VIIL'infinito è troppo grandeper un piccolo cuorePadre,quale figlio hai fattocon le mani plasmastiimperfetta cretagiocattolo per le tue mani santeMadre,quale figlio consolihai atteso che si volgesse a tea cercare un abbraccioconsolatoreche semprefuggiamoVIIISfuggono le paroleancora il solefra le cigliaride...Ricordo,almeno tu,resta,ti prego.IXGli uomini chiudonoil loro cuore.