libere parole

i fimmine


Il riso in bocca alle donne. Le rondini. I campi di grano. Una chitarra che sgrana flamenco, e le nacchere,                              [ e i piedi battuti a tempo dei ballerini.  Il sorriso nelle guance delle donne. Cento voci in coro che cantano, ed esserci dentro. Le sere d’estate che non finiscono mai. Le rondini che passano rasoterra. I pomeriggi, giù al fiume.  L'amore negli occhi delle donne. Il vento che muove i campi di grano. Le tavolate. Il bagno al fiume. Le rondini che ti passano accanto, la mattina prestissimo,                                                          [ prima che il sole esca dalla montagna. I capelli delle donne. Le tavolate nelle sere d'estate che non finiscono mai. Le tarantelle, la zampogna, la ciaramella. Il vento che muove i campi di grano, come i capelli alle donne. I tuffi, giù al fiume. Il paese che finisce di colpo, e ti trovi nel fresco del bosco.  Il rossore alle gote delle donne. Il guizzo delle rondini. La tarantella, quella volta, giù al fiume. Le case coperte di glicine e di vite e [ l'erba fino sulla porta, e [ il piano terra dove c'è una cucina per stare in estate.  Il riso sincero in bocca alle donne. La gioia dentro. Il paese visto dalla Pàstena, e il cielo, sopra il paese, pieno di rondini. La pace nel cuore. L’estate.       Rofrano, maggio giugno 2012   (la Pàstena è un piccolo gruppo di case, da dove si vede tutto intero il paese antico)  (la ciaramella – o ciaramedda – è un oboe popolare. Quando suona con la zampogna, questa fa da accompagnamento)