libere parole

Ventidue maggio duemilaventi


 Posturbano scenario di fantascienza brutta.Cuori ignari lesi da nuova sopravvenuta inciviltà. Apocalisse nascosta in un urlo sopito che non prende forma.Tentenna l'umano a riconoscere in sé l'altro da sé.Lanugine di pioppi dilania un ricordo di primavera.