libere parole

Volevamo


   Volevamo venire qui sulla Terra e vivere come gli angeli con la gioia e semplicità di angeli così come se niente fosse, giungere qui senza inciampare senza confonderci perché sapevamo tutto ed eravamo semplici tutto era semplice e chiaro.   Ma l'universo è più ampio del paradiso anche se lo sapevamo anche se non volevamo si inciampa nella notte si inciampa nei sassi si inciampa nel giorno qualche volta si cade a volte si scivola qualche volta cadere fa male. E abbiamo corso sulle biciclette sui motorini negli automobili inebriandoci di un volo come un istante senza peso ti porta altrove stando fermi immobili alla velocità di una luce più veloce della luce abbiamo corso coi piedi con le bici con gli automobili e siamo rimasti fermi immobili quando c'era da cambiare mondo a una velocità più veloce della luce siamo stati fermi ad aspettare.  Avevamo i passi segnati    i passi indicati ma il rumore della strada ci ha distratti urti di gente che cadeva che ci cadeva addosso e sempre tanto rumore e urla e grida e anche schiaffi e calci e pugni nella schiena. E questa era la forgia del fabbro.  "Forgiami o dio" forgiami ti prego e fai presto affinché il domani non mi sia inutile. "Forgiami o dio" ma sono caduta anch'io ho mangiato la polvere della strada non c'era più alcuna strada solo polvere e sassi e trascinarsi invano e maledire te, gli altri e la vita. Grazie dio della tua clemenza ora intravedo me anche se ti ho dovuto scordare. Avevamo i passi segnati i passi indicati ed era lieve il sussurro nel rumore.