Pensieri di Diogene

L'ORA LEGALE


Sembra che metà esatta degli italiani apprezzi  l’ora legale e che l’altra metà no. Non so se vi ricordate quando fu introdotta stabilmente (prima era stata sperimentata nei periodi bellici), nel 1966. Era l’epoca della crisi energetica, particolarmente acuta nel 1965. In un primo tempo e fino al 1979 era più corta dell’attuale, da maggio-giugno a settembre; nell’80 fu portata ad aprile (fino a settembre) e poi a marzo e dall’80 fu prolungata ad ottobre. Grazie all’ora legale si sono risparmiati ingenti quantitativi di energia elettrica, anche se le abitudini dei cittadini sono rimaste invariate; in linea teorica risparmi ancora maggiori si potrebbero avere se le persone, con l’ora legale, anticipassero le loro attività, e le concludessero prima la sera, ma sono le pensate dei teorici, perché è chiaro che se la sera è chiaro fino a tardi la gente sta alzata ancora di più. L’ora legale è un classico prodotto della società industriale. Nelle società a agricole i contadini regolavano la propria giornata sulle ore di luce: d’estate si svegliavano prima e l’inverno dopo (anche perché d’inverno non è che ci sia molto da fare nelle campagne). Nelle società antiche avveniva lo stesso. Per i Romani, ad esempio, l’ora prima era la prima dopo il sorgere del sole, d’estate precedeva, d’inverno seguiva. Ora io mi domando perché non si potrebbe mantenere sempre, anche d’inverno, come avviene in Russia, perché è un po’ triste che il buio cominci prima rispetto a quanto avveniva fino a pochi giorni fa. Invece, quando fu introdotta, non la pensavo così. Ero un adolescente timido, schivo, la notte mi piaceva, quasi mi piaceva nascondermici. Ricordo come vivessi con apprensione l’inizio dell’ora legale, veramente ne soffrivo, mi sembrava un abuso….come si cambia, crescendo, eh? E voi che ne pensate dell’ora legale?