Pensieri di Diogene

Nuovo post


  Il mio ultimo post comincia a mostrare i segni del tempo e ciò è segnalato dal fatto che le gentili persone che vi commentano non rispondono più in argomento ma si limitano ad utilizzare le risposte per semplici (anche se sempre graditi) saluti. Urge pertanto un  nuovo post. Già molti hanno discettato delle difficoltà e dei propositi di chi si è dato per fine l’aggiornare il proprio blog, ma di fronte alla pagina bianca molti son presi dal terrore, così simili allo scolaro davanti al foglio bianco con sopra scritto “Tema” e un titolo. Solo che è appunto il titolo (e tutto il resto) che dobbiamo cercare. Io mi faccio degli abbozzi, quando mi viene qualche idea, per riprenderli secondo necessità, però li utilizzo solo in caso di estrema aridità. E poi l’abbozzo che mi ero preparato aveva un che di metafisico, anzi di negazione della metafisica e mi pare un poco troppo pesante per un dopocena…Poi mi era venuta l’idea di discettare delle cortigiane rinascimentali, sull’onda di un film che stavo vedendo, ma mi pare troppo banale e allora vi racconto non la mia giornata ma il luogo incantevole che ho visitato oggi (della serie: visitate la Toscana), ovvero il paese di Sorano, che è anche definito “la Matera della Toscana”, per essere costruito nel e sul tufo. Le fotografie non ne danno che un’immagine sbiadita (http://it.wikipedia.org/wiki/Sorano#Galleria_fotografica  http://www.marcelloguido.com/sulla-complessita/centri-urbani/sorano-toscana-2/ )  meglio forse la fantasia, se riesco a comunicarvi la bellezza di quelle case rocciose, di quei palazzi che sorgono su uno sperone di roccia proteso sopra un orrido che è pauroso quando si scende, seguendo la strada tagliata nella roccia, e tutto cosparso degli alberi divinamente aranciati da questo autunno che ora ci regala un trionfo di sole. Un posto fuori dai giri del turismo scappa e fuggi, un luogo dove deve essere bello vivere, pensare, che so, scrivere un libro, vivere un amore appena sbocciato…