Pensieri di Diogene

STUPIDITA' E DANNI


 Nel lontano 2009 ho già parlato della stupidità in riferimento a Carlo M. Cipolla, che ne ha coniato una teoria. Avendo però rivisitato questo autore grazie ad un commento trovato su un sito del quale penso di parlarvi in seguito, dove la teoria viene spiegata con molta maggior chiarezza, mi viene il desiderio di riparlarne.   La teoria del Cipolla, per chi non vuole andarsi a leggere il libro, che è un libretto concepito come una strenna per gli amici, è molto ben riassunta sul sito http://www.giovis.com/cipolla.htm sito di Giovanni Visetti, un personaggio simpatico e interessante. Dunque la teoria è composta di 5 leggi: si sottovaluta sempre il numero degli stupidi;l’essere stupidi è un fatto indipendente dalle altre caratteristiche della persona;la persona stupida danneggia gli altri senza ricavarne alcun profitto;le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide;le persone stupide sono le più pericolose. Esistono 4 tipi di persone nei rapporti sociali: i disgraziati, che recano danno a sé e vantaggi ad altri;gli intelligenti, che recano vantaggi a sé e agli altri;i banditi, che recano vantaggi a sé ma danni ad altri;gli stupidi che recano danno agli altri senza vantaggi per sé e spesso con danno anche per sé. Queste personalità non sono sempre pure, ma possono essere anche miste: ulteriori sviluppi della teoria conducono alla consapevolezza che gli intelligenti, anche se sono disgraziati o banditi, producono sempre qualche vantaggio alla società,mentre i soli che non recano vantaggio alcuno sono gli stupidi. Ma come si fa a sapere come si è? Generalmente gli intelligenti, i disgraziati e i banditi ne hanno coscienza. Solo gli stupidi no. Se si è coscienti di una propria parziale stupidità significa che non si è del tutto stupidi, ed è già qualcosa...