Pensieri di Diogene

DIARI


  Non so se voi scriviate un diario. A parte il periodo adolescenziale in cui molti lo tengono, o lo tenevano ai tempi nostri, soprattutto le ragazze. Per esempio se si viaggia, è utile: il ricordo è labile; ricordiamo i luoghi ma spesso non le impressioni, per esempio quelle che ci hanno fatto scattare una foto, che così rimane un poco fredda. Di queste impressioni rimane una traccia, che, anche se talora inaccessibile, forma l’esperienza e l’idea che ci siamo fatti di un posto. Ho l’impressione che i giovani in genere non pratichino il diario personale, quello della vita di tutti i giorni; ma non saprei. Mia figlia ne ha sempre scritti, quaderni e quaderni che tiene non saprei dove. Ma ho l’idea che sia un poco un’eccezione. Anche se spesso vedo le giovani turiste scrivere in bella calligrafia su quaderni rilegati, soprattutto verso sera. Io mi sono molte volte ripromesso di mettermi a scriverlo, ma non sono mai andato avanti nei miei propositi soprattutto per l’idea di non avere il tempo da dedicargli. Qualche volta scrivo poche frasi o, se mi trovo solo in qualche posto fuori città, qualche pezzo, che qualche volta ho trasfuso in un post. Una volta tenevo una specie di diario, che era costituito dalla trascrizione dei sogni, con una discussione interpretativa. Era un diario che tenevo la mattina e non la sera, perché il ricordo dei sogni è ovviamente più vivo la mattina. Lo conservo gelosamente in un cassetto e ogni tanto ne rileggo qualche pezzo, rientrando in contatto con le emozioni di allora; si tratta di un voluminoso plico di fogli parte manoscritti e parte scritti a macchina, che risalgono ad un periodo importante della mia vita, circa tra   i 30 e i 40 anni. Da allora solo rarissimamente scrivo i miei sogni. Le mie riflessioni ora le affido al blog, quando ritengo che potrebbero avere qualche interesse o suscitare qualche eco in chi mi legge. Questo è un diario partecipato, non virtuale, come si usa dire, ma reale, come reali siete voi che commentate.  Un diario anzi che prende forma con i commenti. Sono felice di leggerli, perché contribuiscono a dargli vita.