Pensieri di Diogene

LA SCIENZA


Sovente la Scienza sembra ai più qualcosa di astruso elaborato da dei cervelloni simpatici ma un poco asociali che nel chiuso dei loro laboratori si cavano dal cervello le loro “teorie”. Il termine “teoria”, nel linguaggio comune, è ambiguo: spesso si pensa ad essa come ad una sistemazione aleatoria dei fatti della realtà. La teoria sarebbe una cosa e il “fatto” un’altra. Ora, se è vero che ogni teoria può venir messa alla prova – o anche superata – da ricerche più accurate, fatte sempre in base al metodo scientifico, la teoria rappresenta la migliore sistemazione possibile – in un dato momento – del cammino scientifico, dei fatti accertati tramite esperimenti e/o elaborazioni matematiche. La Relatività di Einstein è una teoria, ma è accettata da tutti come descrizione base del nostro Universo, come un fatto, quindi. Solo se dovessimo entrare in contatto con altri Universi potrebbe essere rivista in quanto ricompresa in una teoria più globale. Ho capito a fondo  come funziona il mondo scientifico e quale accuratezza e precisione venga messa negli esperimenti che servono a sostenere le “teorie” nel leggere un libro di S. Pääbo su “L’uomo di Naendertal”. Anche  chi non è interessato ai problemi dell’origine del nostro genoma (e quindi i rapporti che ci sono stati decine di migliaia di anni fa tra noi e questo ominide che, prima di noi, ha colonizzato parte dell’Europa e col quale siamo vissuti in contatto), può trovare in questo libro uno spaccato sulle modalità di funzionamento del sapere scientifico.