Pensieri di Diogene

Scoperte


Avrete letto la notizia che sembra sia stata trovata la causa scatenante dell’Alzehimer, questa malattia che, complice l’allungamento della vita media, miete sempre più vittime tra gli anziani e che molti, dopo una certa età, si cominciano a domandare se colpirà anche loro, prima o poi. Non si sa se gli entusiasmi verranno confermati, ma è certo un passo importante, perché si è per la prima volta riusciti ad inibire il meccanismo che porta  questa malattia (le famose placche amiloidi di cui molti hanno almeno sentito parlare). Però io qui faccio una riflessione. La scoperta è avvenuta negli Stati Uniti, perché? Si dirà che sono un Paese ricco, che destina molto alla ricerca. Ed è vero. Ma è soprattutto vero che lì la ricerca scientifica e l’innovazione sono premiate e sono condivise. Da noi la scienza, quella  con la S maiuscola è, come già ho scritto, trovandone conferma in alcuni commenti, considerata una cosa superflua, astrusa, non dico inutile, ma quasi.   Quanti leggono in Italia i periodici scientifici, anche quelli divulgativi, tipo Focus? Quante opinioni antiscientifiche hanno libera circolazione tanto che spesso uno si vergogna a dissentire. Quanti credono negli oroscopi e li leggono con interesse? Quanti credono ancora che il mondo sia stato creato nel 6000 a. C., come dice la Bibbia e ritengono che l'evoluzione sia una "teoria" e non un fatto? In Italia abbiamo una legge oscurantista sulla fecondazione artificiale (che benché in parte bocciata dalla corte costituzionale, è ancora in vigore) e si possono diffondere i casi Stamina che sono delle autentiche truffe, spesso sostenute anche da giudici che evidentemente non hanno alcuna preparazione scientifica. Recenti ricerche   hanno evidenziato come i farmaci omeopatici non abbiano alcun effetto clinicamente osservabile, eppure in tanti ancora credono che l’omeopatia curi alcune malattie. La scienza, insomma, è considerata come una domestica ad ore. Quando si è malati ci si cura, ma poi al grande lavoro che c’è dietro alla ricerca in pochi credono. Eppure abbiamo avuto grandi scienziati, premi nobel sia donne che uomini. Ma siamo fatti così: magari ci entusiasmiamo davanti alla figura della Levi Montalcini o di Margherita Hack, ma poi il loro messaggio viene tranquillamente ignorato.